Milan, arriva Bee e i piccoli azionisti costituiscono un’associazione

Casa Milan (Getty Images)
Casa Milan (Getty Images)

La notizia dell’ingresso in società di Bee Taechaubol ha fatto felici in primo luogo i tifosi, desiderosi di vedere il Milan ai vertici, e in secondo luogo Silvio Berlusconi, non più intenzionato a metterci da solo i soldi. Ma c’è chi invece sta storcendo un po’ il naso. Si tratta dei piccoli azionisti del club, che chiedono più democrazia e che si costituiranno in associazione per perché chiedono di partecipare attivamente in questa fase per dibattere sul futuro rossonero. Vogliono essere ascoltati e rappresentare un soggetto di vigilanza tecnica sulla nuova fase storica del Milan.

 

Il presidente dell’associazione sarà l’avvocato 28enne Edoardo Barone, specializzato proprio nelle società quotate e nelle questioni legali sul marchio. La carica di vice-presidente sarà invece ricoperta da Giuseppe La Scala, tra i massimi specialisti italiani di diritto commerciale ed economico.

 

Nello statuto dell’Associazione Piccoli Azionisti della Ac Milan Spa, all’articolo 1, si legge che “l’Associazione ha lo scopo di propugnare l’introduzione ed il mantenimento di un elemento di novità nella governance della società, sia per contribuire a salvaguardare il legame storico fra il Club e la comunità dei suoi sostenitori, sia per preservare la migliore tradizione della società, come anche a suo tempo rinnovata sotto la presidenza di Silvio Berlusconi“.

E ancora: “creare una rappresentanza volontaria responsabile e democratica dei piccoli azionisti e così dare loro una voce univoca e meglio in grado di farsi ascoltare, oltre che nella tradizionale assemblea annuale ordinaria, anche nelle altre occasioni di dibattito societario, intervenendo con proposte riguardo alle scelte strategiche aziendali e avanzando candidature, quali amministratori, di personalità indipendenti rispetto agli azionisti che esercitano il controllo, al fine di garantire il più proficuo confronto in sede di consiglio di amministrazione del Milan A. C., nell’interesse della società“. Una piccola rivoluzione dal basso, in attesa di capire dove porterà quella dall’alto.

 

Fonte: repubblica.it

 

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