Governance Milan, il successo dei piccoli azionisti: “Abbiamo a cuore il club”

Casa Milan
Casa Milan (Getty Images)

Le agenzie di stampa, dando conto delle intese tra Fininvest e la cordata di Bee Taechaubol, hanno preannunciato una nuova composizione del CDA dell’A.C. Milan.

Quattro dei tredici membri del CDA che rappresenterà il nuovo corso della squadra dovranno presentare caratteristiche di indipendenza rispetto ai soggetti che eserciteranno il controllo sulla Società.

Quella della nomina di consiglieri indipendenti tra gli amministratori è stata una delle prime richieste della neo costituita Associazione dei Piccoli Azionisti del Milan (APAMilanAC).

Edoardo Barone, suo presidente, valuta positivamente questa annunciata svolta e dichiara: “Ci piace pensare che la soluzione che il Milan pare voglia adottare sia stata in qualche modo suggerita da una positiva considerazione del ruolo e del contributo che i piccoli azionisti – in rappresentanza di tutti i sostenitori del Milan – possono offrire anche negli organi societari; tifosi che hanno a cuore esclusivamente il bene del Club”.

L’articolo 1 dello Statuto di APAMilanAC propugna, come riportato da diversi media nei giorni antecedenti all’incontro decisivo tra Berlusconi e Bee, la necessità di sostenere “il legame storico fra il Club e la comunità dei suoi sostenitori” e la democrazia e trasparenza nella gestione societaria del Club a fronte della nuova partnership che spingerà probabilmente parte degli interessi economici del Milan verso Oriente.

Anche l’Avv. La Scala, Vicepresidente dell’APAMilanAC, manifesta ottimismo per la svolta annunciata: “fa piacere constatare che una delle soluzioni promosse dalla nostra Associazione per il bene del Milan rientri nelle intenzioni dei soci che controllano il Club, in un momento così importante per la sua storia. Naturalmente resteremo vigili per valutare l’effettiva adozione di simili misure e la loro conseguente efficacia in concreto”.

 

Fonte: Ufficio Stampa I&C Servizi

 

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