ESCLUSIVA – Lodetti: “Montolivo-De Jong, nessun dualismo. Stadio? Prima serve un grande Milan”

Giovanni Lodetti (foto dal web)
Giovanni Lodetti (foto dal web)

Giovanni Lodetti ha giocato nel Milan dal 1960 al 1970 vincendo 2 Scudetti, 1 Coppa Italia, 2 Coppe dei Campioni, 1 Coppa delle Coppe e 1 Coppa Intercontinentale. Da anni è uno stimato opinionista in diverse trasmissioni sportive. La redazione di MilanLive.it lo ha intervistato un esclusiva per affrontare alcuni temi di attualità legati alla squadra rossonera.

 

Partiamo dal derby di domenica scorsa. Al di là della sconfitta, che impressioni le ha fatto il Milan?

Abbiamo fatto una buona partita e poi abbiamo subito fisicamente l’Inter. Nel secondo tempo siamo calati noi e loro hanno avuto la meglio dal punto di vista fisico, non del gioco. Dopo hanno trovato una prodezza di Guarin con cui hanno vinto la gara, ma penso che il risultato più giusto sarebbe stato un pareggio“.

 

Questa sera c’è il Palermo a San Siro, che Milan si aspetta?

Mi aspetto una conferma dal punto di vista del gioco e in generale come atteggiamento, sulla falsa riga di quanto visto nel derby. Finora abbiamo fatto solo 3 punti contro l’Empoli. Con le due squadre di buon livello, Fiorentina e Inter, abbiamo perso e pertanto serve dimostrare di aver raggiunto una buona condizione e vincere assolutamente la partita“.

 

Capitolo Balotelli. Si parla molto di un suo utilizzo da trequartista e di un tridente con Luiz Adriano e Bacca. Lei che collocazione immagina per il giocatore?

Mario è una punta, non è un trequartista che può giocare dietro le due punte. Anche perché accentra il gioco su di sé. Si può attuare al massimo in qualche partita considerata ‘facile’ con qualche piccola squadra e non certamente con le grandi, perché se perdi palla davanti e poi non rincorri l’avversario rischi di prendere dei contropiedi enormi. Mi auguro che il suo ingresso non comporti l’esclusione di qualcun altro. Balotelli è un bravo giocatore, speriamo che abbia messo la testa a posto, ma è tutto da verificare e speriamo non crei problemi per quanto riguarda la formazione“.

 

In queste prime partite quali sono stati i giocatori che l’hanno impressionata positivamente?

Credo ci sia stata la conferma di Diego Lopez intanto. Poi Luiz Adriano, anche se si è mangiato un gol e mezzo al derby, è entrato bene in squadra. Bacca così così. E’ stata una conferma positiva quella di Montolivo nel primo tempo del derby, dopo che era stato messo in discussione. Anche se il suo ingresso a centrocampo ha creato un problema di dualismo con De Jong, che secondo me non deve esistere perché devono giocare tutti e due“.

 

Dal punto di vista tattico come si può attuare la convivenza tra Montolivo e De Jong?

Io sono del parere che Riccardo può giocare come mezzala pura, come ha spesso fatto. Forse domenica se ci fosse stato De Jong, Guarin non sarebbe arrivato tranquillamente al limite dell’area. L’olandese sa coprire la difesa in maniera importante, però Montolivo ha dimostrato di stare bene e potrebbe spostarsi un po’ più avanti. I bravi giocatori devono giocare“.

 

Honda è molto criticato dai tifosi e non solo, ma Mihajlovic sembra nutrire molta fiducia in lui. Che idea si è fatto del giapponese?

Lui piace a tutti gli allenatori. Piaceva a Seeedorf, a Inzaghi e ora a Mihajlovic. Poi però bisogna anche guardare i risultati. Domenica è un po’ sparito dal campo. Ovviamente non significa che perché uno gioca male una partita debba essere sostituito, però penso che ha un ruolo importante e dovrebbe essere quasi sempre nelle condizioni ideali per fare gioco. Domenica su questo è mancato, così come a Firenze. Sicuramente anche i lunghi viaggi con la nazionale peseranno dal punto di vista fisico e influenzeranno il suo rendimento“.

 

Si parla molto dei problemi del Milan sulla trequarti. Quale giocatore attualmente in rosa vede meglio in quella posizione?

Io farei giocare lì Bonaventura, mi sembra un giocatore bravo nei contrasti e negli inserimenti. Gli allenatori fanno le loro scelte, però lui può fare benissimo quel ruolo“.

 

In vista del calciomercato di gennaio quale lacuna dovrebbe colmare il Milan?

Manca il centrocampista rapido di esecuzione, che verticalizza velocemente per gli attaccanti. Speriamo arrivi, sono stati fatti tanti nomi. Abbiamo preso grandi giocatori, ma adesso al Milan serve un centrocampista così. Poi dipende dalla disponibilità del mercato. Il centrocampo è la lacuna più evidente della squadra, anche se Montolivo ha mostrato di saper fare buon gioco e può essere in parte una soluzione“.

 

Che opinione si è fatto di Sinisa Mihajlovic in questi primi mesi in rossonero?

“Ha le idee chiare sulla squadra. Posso essere dubbioso sul fatto che dire tutto molto schiettamente in faccia possa essere un valore aggiunto, ma a volte i giocatori possono non gradire ciò. Questo può dare noia al gruppo in alcune situazioni. Io sono stato giocatore e va bene se un allenatore ti parla in faccia, ma deve farlo nello spogliatoio e non pubblicamente”.

 

Il Milan va verso la permanenza a San Siro. E’ la soluzione migliore?

Il progetto dello stadio di proprietà al Portello era meraviglioso, ma io sono un nostalgico e per me San Siro è San Siro. Ci ho giocato 10 anni e in maniera egoistica dico che parlare di San Siro è un’altra cosa. Però il progetto che c’era mi piaceva, il fatto che non si possa fare dispiace a tutti anche perché poi basta vedere che chi ha fatto lo stadio come la Juventus ha avuto dei vantaggi evidenti. Ora San Siro lo riempi due o volte all’anno. Comunque più che pensare allo stadio, ora bisogna concentrarsi sulla squadra. Se facciamo una grande squadra riempiamo San Siro spesso e non solo nelle partite di cartello“.

 

Matteo Bellan (segui  @TeoBellan su Twitter)

 

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