Trequartista, questo sconosciuto: al Milan manca un leader nel mezzo

Adriano Galliani (getty images)
Adriano Galliani (getty images)

Uno dei motivi del fallimento della campagna acquisti estiva del Milan si chiama semplicemente ‘trequartista’. I rossoneri hanno investito tanto su attaccanti puri (Bacca, L.Adriano, Balotelli) e su intermedi di centrocampo e mezzali (Bertolacci, Kucka, Mauri) senza però trovare un vero leader, un trascinatore, in sintesi un numero 10 da poter schierare in mezzo o sulla trequarti per far viaggiare la squadra di Sinisa Mihajlovic al meglio.

 

Ciò che evidenziano in effetti le prestazioni di inizio stagione del Milan è che nei momenti difficili manca fondamentalmente un trascinatore, un calciatore che anche in fase offensiva possa prendere per mano i compagni e dare quella qualità ed intraprendenza che manca negli altri componenti della rosa. Mario Balotelli, più attaccante che fantasista, c’ha provato in un paio di occasioni con discreti risultati, ma la sua vena anarchica ed egoistica non migliora più di tanto il gioco e l’efficacia del gruppo.

 

Come scrive anche Il Giornale quest’oggi nell’analisi sulla crisi Milan, il problema è anche di origine tattica: Mihajlovic dai suoi primi giorni a Milanello ha cominciato a spingere sull’utilizzo del 4-3-1-2, il cosiddetto modulo a rombo. Impensabile realizzarlo con un trequartista di ruolo affidabile e tecnicamente valido. Il serbo ha provato Keisuke Honda, Suso e Jack Bonaventura con effetti tutt’altro che positivi. Una carenza davvero impietosa che rende ogni esperimento e tentativo vano e senza mordente.

 

Redazione MilanLive.it

 

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