Avanti (senza convinzione) con il sergente Sinisa. Milan e Monza, come sono cambiati i tempi…

Stefano Peduzzi
Stefano Peduzzi

Il Milan ha deciso di andare avanti (senza troppa convinzione) con Sinisa Mihajlovic. Niente scossa dunque: il tecnico resta perché, a quanto abbiamo appreso, la società non vuole accollarsi lo stipendio di un altro allenatore avendo già a libro paga Inzaghi e Seedorf. Non volendo tornare sui propri passi, il Milan prosegue con il tecnico serbo che ieri è stato “catechizzato” da Adriano Galliani (che non ha detto mezza parola per difendere l’allenatore…). I due hanno avuto un lungo colloquio a Milanello. Non è stato dato un ultimatum a Mihajlovic, ma gli è stato chiesto di correggere il tiro. Anche lui ha la sua parte di colpe in questo inizio balbettante di stagione: certi atteggiamenti troppo da “sergente di ferro” hanno condizionato l’umore di diversi componenti nello spogliatoio.
Questo Milan, però, difficilmente riuscirà a centrare il terzo posto. Una difesa che ha troppe sbandate non può garantire quella sicurezza che manca a tutta la squadra. Un centrocampo con così poca qualità (lo diciamo da mesi….) non può garantire le necessarie palle gol in attacco. Attacco dove, invece, regna l’abbondanza: Luiz Adriano, Bacca, Balotelli, ma anche Niang, Cerci e anche Suso possono giocare titolari in qualsiasi squadra in lotta per le zone alte della classifica. Non è che questa squadra è stata costruita “troppo sbilanciata” in avanti, puntando sulla qualità delle punte e investendo ancora troppo poco negli altri reparti? Il dubbio c’è, la certezza è che un altro anno senza Champions non consentirebbe alla società di tornare ad investire prepotentemente sul mercato.
Intanto oggi gli uomini di Mihajlovic saranno impegnati a Monza, contro la squadra di Nicola Colombo, figlio dell’ex presidente del Milan Felice. Una gara che è sempre stata una “classica” d’estate negli anni scorsi e che è stata proposta oggi visto il rapporto d’amicizia tra Dustin Antonelli (braccio destro dell’attuale patron dei brianzoli) e Adriano Galliani.
Il Monza (il cui habitat naturale è sempre stata la serie B) è dovuto ripartire dalla serie D anche a causa della pessima gestione societaria di Clarence Seedorf, governatore-ombra dei biancorossi per tre anni. Il Milan, fuori dalla Champions, è costretto a lottare per risalire dalla metà della classifica. I tempi sono proprio cambiati….

 

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Stefano Peduzzi – Seguimi su Twitter @stepeduzzi

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