Milan, comincia la rincorsa per l’Europa. El Shaarawy come Gabriel: perché?

Stefano Peduzzi
Stefano Peduzzi

Da cosa vogliamo cominciare? Dall’ennesimo rinvio della trattativa mister Bee? Da un calciomercato che non decolla? O cominciamo parlando di una stagione che, forse, per il Milan sta prendendo la piega giusta?

Andiamo con le priorità. E la priorità si chiama campionato, dove il Milan ha ripreso una dignitosa posizione, ma è chiamato ad Empoli a dare continuità ai due risultati utili con Roma e Fiorentina. Risultati che, beninteso, hanno lasciato un grosso alone di positività a Milanello insieme alla qualificazione in Coppa Italia.

Ad Empoli i rossoneri si troveranno di fronte quel Riccardo Saponara che in provincia è tornato ad essere quel talentino che a Milano – parole sue – non era riuscito ad esprimersi soprattutto per colpe sue. Storia abbastanza simile a quella di Stephan El Shaarawy, con la differenza che il Faraone, in alcune fasi della sua avventura in rossonero, era riuscito a dimostrare qualcosa di importante. Si è perso, però, col passare delle stagioni e ora il Milan ha preferito “regalarlo” nuovamente in prestito piuttosto che inserirlo nella propria batteria di attaccanti. Uno con le sue caratteristiche poteva essere una valida alternativa sugli esterni offensivi, ma in via Aldo Rossi hanno preferito agire in maniera diversa lasciando più di un dubbio a tifosi e addetti ai lavori. Che senso ha prestare un giocatore di valore ad una squadra come la Roma in corsa per l’Europa, ma dove rischia di fare tanta panchina? Un caso che ricorda quello del portiere Gabriel che a Napoli non ha trovato spazio nemmeno in coppa Italia..

Intanto non si è ancora conclusa la lunga telenovela con mister Bee: arenata come il mercato del Milan, la luce in fondo al tunnel sembra ancora lontana. E allora, per i tifosi del Milan, è meglio pensare a questa seconda parte di stagione, magari con un pizzico di fiducia in più rispetto ad un mese fa.

 

Stefano Peduzzi

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