Adriano Galliani, 28 ottobre 2015: “Il Milan punta al ritorno in Champions League”.
Barbara Berlusconi, tre mesi dopo: “Il nostro obiettivo per questa stagione è l’Europa League”.
In una società ci possono essere idee diverse, non obiettivi diversi. Le (tante) diversità di opinione dei due amministratori delegati al Milan pesa in maniera evidente su quella che è la società in questo momento e nel prossimo futuro. Mancano troppe cose per ritornare ai tempi che furono: soldi, investimenti, passione, ma soprattutto unità d’intenti. E poi la programmazione.
Ieri sera in via Aldo Rossi si stava per vacillare di fronte ad un’offerta di 14 milioni di euro per Niang. Premessa: il sottoscritto nutre una forte stima per l’attaccante e mai mi priverei, per una cifra simile, di un attaccante che può diventare un punto fermo della squadra nei prossimi 10 anni. Una società come il Milan deve invece puntare forte su un giovane che ha mostrato buone cose e che può far crescere il proprio valore con il passare delle stagioni. Vedremo cosa succederà in queste ultime ore di mercato.
Intanto, se avete tempo, guardate l’intervista a Fabio Paratici postata sul canale Youtube della Juventus negli scorsi mesi: come funziona la Juventus, come si rapportano dirigenti e uomini mercato. Ecco, alla Juventus tutte le componenti lavorano per obiettivi comuni, al Milan, invece, pare che le cose non funzionino nella stessa maniera.
A proposito di Juve. Qualche settimana fa vi avevo scritto che per tornare in Europa era importante fare di tutto per arrivare in finale di Tim Cup. Finale più vicina dopo l’1-0 di Torino, ma ancora tutta da conquistare. Il fatto che a Roma il Milan si troverà di fronte probabilmente i campioni in carica del’ex Allegri cambia, e di molto, le strategie per questo finale di stagione. Detto che anche le riserve della Juventus valgono i titolari del Milan, Montolivo e compagni dovranno fare di tutto per arrivare almeno al quinto posto in campionato per avere qualche certezza in più di centrare almeno uno degli obiettivi dei due amministratori delegati…
Stefano Peduzzi – @stepeduzzi
