Baresi: “Al Milan anni meravigliosi. Maldini capitano vero”

Franco Baresi
Franco Baresi (Getty Images)

Franco Baresi, vero e proprio monumento del Milan, è stato inserito dai lettori di Goal.com al terzo posto nella classifica dei venti calciatori migliori di sempre. “Ovviamente mi fa piacere, è la conferma che qualcosa di buono per questo club ho fatto”, ha detto l’ex capitano e numero 6 rossonero. “E’ un orgoglio sapere che ci si ricordi ancora di me. Non posso dire che me lo aspettassi, ma è anche vero che nei miei 20 anni di Milan qualcosa si è vinto, dunque credo che conti anche questo. In ogni caso, è comunque una grande soddisfazione”.

In venti anni di Milan è davvero difficile trovare il ricordo più bello: “Ce ne sono tanti, d’altronde al Milan ho passato tutta la mia vita calcistica, da quando ero un ragazzino ad oggi: dall’esordio, a quando ho sollevato trofei importanti, sono stati tutti momenti vissuti con grande emozione. Tutta l’esperienza in rossonero è stata meravigliosa, ovvio che la prima Coppa Campioni ha avuto un sapore speciale, ma non rinnego neanche i due anni in B, che sono stati importanti come gli altri”.

Dopo il suo addio al calcio nel 1997, Baresi ha avuto la possibilità di lasciare in buone mani la fascia di capitano: “Ho lasciato il testimone a Paolo Maldini, che da quando mi son ritirato ha giocato altri 12 anni ad altissimi livelli, comportandosi in maniera perfetta dentro il campo, da capitano vero, ma anche fuori. Diciamo dunque che il passaggio è stato tutto sommato indolore, ho lasciato la fascia in buone mani (sorride, ndr)”.

Lui e Maldini incarnano perfettamente quelli che sono i valori del Milan. Attualmente, una figura simile non esiste. Baresi si esprime così in merito: “Mah, questo non sta a me dirlo e non voglio entrare in questi aspetti. E’ cambiato davvero tutto dai miei tempi, impossibile fare confronti”. Sulle bandiere: “Qualcuna esiste ancora, ma è vero che il calcio è cambiato tanto, gli interessi, le opportunità e le pressioni sono diverse, per tante ragioni si cambia più facilmente rispetto ad una volta ed è molto più difficile che un giocatore si leghi ad una sola squadra per tutta la carriera”.

 

Redazione MilanLive.it

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