Milan, riscatto e rimpianti. Honda da applausi

Keisuke Honda
Keisuke Honda (©Getty Images)

Il Milan riscatta il passo falso contro l’Udinese e batte 2-1 il Genoa meritatamente. In attesa di Fiorentina-Inter sono 4 i punti di distacco dal terzo posto, occupato ora dalla Roma. Non possono che aumentare i rimpianti per i tanti punti buttati via in questo campionato. Basti pensare ai pareggi contro Carpi, Hellas Verona, Empoli, Udinese e alla sconfitta contro il Bologna a San Siro.

Ma ormai è tardi per porre rimedio e bisogna andare avanti cercando di migliorare costantemente, evitando di perdere punti preziosi e proseguendo nel buon trend che vede i rossoneri sempre vincenti negli scontri con le big nel girone di ritorno. Fiorentina e Inter ne sanno qualcosa, ma lunedì con il Napoli sarà un’altra storia e si giocherà in trasferta. Servirà una prestazione super.

E super è stata la prova di Keisuke Honda oggi in Milan-Genoa. Il giapponese ci ha messo uno zampino importante nel gol di Carlos Bacca nel primo tempo, poi nella ripresa si è messo in proprio realizzando una bella rete con tiro dalla distanza. Il suo rendimento va in crescendo, sia a livello difensivo che offensivo. L’ex CSKA Mosca è sempre più nel vivo del gioco e viene spesso coinvolto dai compagni. Sono lontani i tempi in cui faceva panchina o veniva fischiato. Ora solo applausi per lui. Gli stessi che si sta guadagnando anche Riccardo Montolivo, sempre più interdittore che regista a centrocampo.

E i tifosi milanisti hanno ormai in Carlos Bacca una certezza: quando ha l’occasione di segnare difficilmente sbaglia, è ormai una sentenza. Anche oggi ha timbrato il cartellino alla prima chance avuta. Note positive sono anche le prestazioni della coppa difensiva RomagnoliAlex, sempre più affiatata, e pure quelle dei terzini. Mattia De Sciglio, soprattutto nel primo tempo, ha spinto con costanza e ha messo qualche cross interessante. Luca Antonelli ha legittimato ancora la sua titolarità sulla fascia sinistra. Andrea Bertolacci, Giacomo Bonaventura e M’Baye Niang sono andati a sprazzi. Gli ultimi due per motivi legati alle loro non perfette condizioni fisiche, ma si sono comunque sacrificati tanto. Positivo pure il ritorno Jeremy Menez dopo tanti mesi di assenza; il francese è lontano dalla migliore condizione fisica, però aver rimesso i piedi in campo è stato già importante.

Peccato per la disattenzione nel finale che è costata il gol di Alessio Cerci e ha letteralmente fatto infuriare Sinisa Mihajlovic. Giustamente il mister ha sottolineato che chi non si impegna e non si sacrifica non giocherà. Sul banco degli imputati c’è finito anche Mario Balotelli, che non è entrato sul terreno di gioco con l’atteggiamento giusto e se continuerà così finirà in fondo alle gerarchie del reparto d’attacco. Il suo biglietto di ritorno per Liverpool è già pronto.

 

Matteo Bellan (segui @TeoBellan su Twitter)

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