Milan, Alex: “Milanista al 100%. Derby? Grande soddisfazione”

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Alex (©getty images)

Dopo una prima stagione condizionata dai ripetuti acciacchi fisici e dunque poco positiva a livello di prestazioni, Alex quest’anno ha finalmente trovato continuità ed è diventato uno dei leader del Milan di Sinisa Mihajlovic. Il brasiliano è diventato il partner ideale di Alessio Romagnoli al centro della difesa, avendo esperienza e qualità necessarie per aiutare il giovane collega.

L’ex di PSV Eindhoven, Chelsea e Paris Saint-Germain è stato protagonista soprattutto nell’ultimo derby di Milano, quando ha portato in vantaggio i rossoneri con un imperioso stacco di testa. A tal proposito alla domanda postagli dal mensile Forza Milan in merito al fatto di riguardare le partite che ha giocato, si è così espresso: “No, preferisco non guardare. Il derby s, l’ho riguardato. Di solito non rivedo le partite in cui abbiamo perso!“.

Il suo contratto scade a giugno e c’è ancora incertezza sulla sua permanenza a Milanello, ma Alex ha le idee chiare sul suo futuro quando si sarà ritirato dal calcio giocato: “Preferisco cambiare vita. Andare allo stadio a vedere una bella partita sì, credo che continuerò a farlo. Ma lavorare nel calcio no“.

Quando gli viene chiesto se al giorno d’oggi si giochi a calcio più per passione o per soldi risponde: “Tutte e due le cose. La passione è importantissima, così come l’opportunità di giocare in una squadra come il Milan dopo aver militato in club come PSV, Chelsea e PSG. Devo ringraziare Dio tutti i giorni perché sto qua. Anche i soldi sono importanti: ho tre bambini, devono andare a scuola e costa tanto. E’ importante per la famiglia“.

Il difensore brasiliano evidenzia poi cosa non gli piace del calcio moderno: “Il calendario. Qualche volta non c’è rispetto del fisico: l’atleta deve riposare, altrimenti in partita non c’è la stessa qualità, l’intensità non è uguale. Per giocare una bella partita devono trascorrere minimo quattro giorni tra una e l’altra. Solo Kucka può giocare tutti i giorni, è incredibile“.

Alex successivamente ha parlato di Carlo Ancelotti, allenatore incontrato nel corso dell’esperienza al Chelsea e al PSG: “Lui e Hiddink sono stati bravissimi con me, mi è piaciuto lavorare con loro. Fuori dal campo è buonissimo. Sul campo parla e dà grande importanza a tutti i giocatori, sia titolari che riserve. E’ bravissimo. A Parigi una volta siamo andati a magiare ed era quasi l’una di notte, Lavezzi lo ha chiamato al telefono per invitarlo e lui è arrivato dopo mezzora per cenare con noi. Se sbagli te lo dice, ma piace proprio a tutti. Anche Ibrahimovic mi ha detto di avere grande rispetto per lui e non lo contraddiceva mai“.

Schiaffino, ex campione del Milan, disse “Rossoneri una volta, rossoneri per sempre” per spiegare che una volta che si indossa quella maglia si resta tifosi per sempre. Il numero 33 di Mihajlovic in merito conferma: “Sì, anche per me è così. Tifo tutte le squadre in cui ho giocato e le guardo in tv tutte le volte che posso. Ora che sono qua, mi sento milanista al 100%. Il gol nel derby bellissima soddisfazione“.

 

Redazione MilanLive.it

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