Milan, Romagnoli: “Il ritiro ci renderà uniti. Contenti di Mihajlovic”

Alessio Romagnoli Ryder Matos
Ryder Matos e Alessio Romagnoli (©Getty Images)

Il Corriere della Sera di oggi ha voluto ascoltare i pareri di Alessio Romagnoli, difensore centrale del Milan considerato ormai già un leader, un punto fermo della linea arretrata rossonera, per il presente e soprattutto per il futuro. Voluto da Sinisa Mihajlovic in estate dopo l’esperienza vissuta assieme alla Sampdoria, lo stopper mancino ha parlato del momento difficile dei suoi.

Si parte subito con la scelta del ritiro punitivo dopo il k.o. di Bergamo: “E’ la prima volta che mi capita di dover affrontare il ritiro. Per noi non è una punizione, bensì una settimana da vivere a stretto contatto tra di noi, ci renderà più uniti in vista della Juventus. La sconfitta di Bergamo? Eravamo partiti col piede giusto andando in vantaggio, poi abbiamo subito un gol al 45′ e c’è stato un calo evidente. E’ vero che abbiamo sbagliato molto finora, ma non credo sia un problema di personalità“.

Romagnoli crede ancora ad una scalata di classifica che al momento appare difficile: “Mancano sette partite prima della Coppa Italia, dobbiamo giocarle come sette finali. L’obiettivo c’è eccome, ovvero l’accesso alle competizioni europee. La Champions è lontana, ma vogliamo arrivare al quarto posto per entrare in maniera diretta all’Europa League. Possiamo ancora farcela“.

Una chiusura sul rapporto con mister Mihajlovic:È uno che dice le cose in faccia e non fa distinzioni tra giocatori grandi e piccoli. Io lo devo ringraziare: mi ha fatto giocare con la Sampdoria e mi ha voluto qui. Se voglio che rimanga? Sono scelte che spettano alla società, posso solo dire che siamo contenti di lavorare con lui e ci piacerebbe continuare“.

 

Redazione MilanLive.it

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