Sono giorni molto caldi per il futuro del Milan. Se per la panchina c’è stata una svolta con il licenziamento di Sinisa Mihajlovic e la promozione di Cristian Brocchi, sul fronte societario si intensificano sempre di più le indiscrezioni che danno Silvio Berlusconi molto tentato a cedere il club. Non si parla più di sole quote di minoranza come nel caso della trattativa, che sembra ormai naufragata, con Mr Bee Taechaubol. Questa volta l’affare riguarda la maggioranza delle azioni e Fininvest non ha ancora smentito nulla.
I soggetti interessati al Milan sono sempre cinesi. Il Corriere dello Sport spiega che la loro intenzione è quella di acquisire il 70% subito e il restante 30% nel giro di un anno. Un’operazione complessiva da circa 700 milioni di euro: 500 da versare come prima tranche e poi altri 200.
Nel week-end i negoziati proseguono e sembra che lunedì possa essere una giornata cruciale. Addirittura si parla di una conference call che si terrà in uno studio legale romano tra avvocati di Fininvest in rappresentanza di Silvio Berlusconi e l’advisor Sal Galatioto supportato dal suo collaboratore residente in Italia. L’unico ostacolo alla buona riuscita dell’affare è l’attuale proprietario del Milan, che deve convincersi a cedere la maggioranza del club per garantirgli un futuro migliore. Ormai è l’unica strada.
Per quanto concerne l’identità degli investitori cinesi si è fatto il nome di Robin Li, sesto uomo più potente della Cina con 14 miliardi di dollari di patrimonio. Ha 48 anni, è ondatore del motore di ricerca Baidu e presidente di Hanergy, colosso di energia rinnovabile e del fotovoltaico. Si occupa anche di food delivery (la consegna alimentare a domicilio) e dell’acquisto online di spettacoli cinematografici e teatrali. Ha tante attività che lo stanno rendendo sempre più ricco e dunque rappresenta un soggetto molto solido economicamente per garantire al Milan un futuro nuovamente ai vertici del calcio, in Italia e nel mondo.
Redazione MilanLive.it
