Milan, a Bologna si salva il risultato. La finale di Coppa preoccupa

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Bologna-Milan (©Getty Images)

Ieri sera a Bologna bisognava vincere e il Milan ha vinto, così da mantenere vive le speranze di poter conquistare un sesto posto che consentirebbe di accedere ai preliminari di Europa League. La prestazione della squadra di Cristian Brocchi, però, è stata molto negativa se consideriamo che dopo 12 minuti si è ritrovata in superiorità numerica e dunque in una condizione ideale per gestire la partita e vincerla con due o tre gol di scarto. Invece è servito un calcio di rigore, realizzato non senza qualche brivido da Carlos Bacca, per ottenere i tre punti. Alcune occasioni sono state create, però ci si aspettava qualcosa di più.

Ad ogni modo, in questa fase finale del campionato contano soprattutto i risultati e i successi. Non abbiamo mai preteso gioco spumeggiante da questi calciatori e non lo pretendiamo adesso. L’importante è che non ci venga raccontato che adesso il Milan ha fatto netti miglioramenti rispetto a quanto in panchina c’era quel cattivone di Sinisa Mihajlovic. Facendo riferimento all’andata proprio contro il Bologna, allora i rossoneri giocarono meglio e persero. Stavolta è andata diversamente ed è meglio così.

I limiti del Milan sono sempre gli stessi e il reparto che mostra più difficoltà è il centrocampo, dove non ci sono interpreti capaci di sviluppare un manovra di gioco veloce, efficace, imprevedibile e di verticalizzare a dovere. Anche gli inserimenti in area avversaria sono spesso confusionari e non producono le necessaria pericolosità. Sono solamente due i gol segnati in questa stagione dagli interni di centrocampo, uno realizzato da Juraj Kucka (contro la Roma) e l’altro da Andrea Bertolacci (contro la Lazio all’andata). Troppo poco. La mediana è certamente il reparto dove intervenire in maniera più pesante nel prossimo calciomercato.

Adesso il Milan ha di fronte due ultime partite molto difficili e decisive contro la Roma e contro la Juventus. I giallorossi credo ancora nel secondo posto e saranno dunque un osso duro da affrontare a San Siro, dove Stephan El Shaarawy ci terrà particolarmente a dimostrare che qualcuno in via Aldo Rossi si è sbagliato a scaricarlo. Per quanto riguarda la finale di Coppa Italia contro i campioni d’Italia le preoccupazioni non sono poche, considerando il rendimento recente dei ragazzi di Brocchi e il valore di quelli di Massimiliano Allegri. C’è chi teme una goleada umiliante, ma la speranza è che in una partita secca possa succedere di tutto e che non necessariamente vinca chi è favorito. Sarà un match da preparare alla perfezione e in cui non ci si può permettere di sbagliare atteggiamento.

 

Matteo Bellan (Segui @TeoBellan su Twitter)

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