Ex Milan, Amelia: “Vincere è questione di testa e spogliatoio”

marco amelia chelsea
Marco Amelia (chelseafc.com)

MILAN NEWS“Nel calcio, i successi si costruiscono nella testa e nello spogliatoio”. Parola di Marco Amelia, al Milan dal 2010 al 2014. Intervistato dai colleghi di Gianlucadimarzio.com, l’ex portiere rossonero è tornato ancora una volta a parlare del suo passato a Milanello: “Nella mia carriera ho sempre vinto quando c’era un gruppo forte, unito e capace di superare gli ostacoli e andare oltre i propri limiti: è successo alla Roma, al Livorno, in Nazionale, al Milan. Si vinceva tutti insieme. E ognuna di queste vittorie la sento fortemente mia, perché i successi si costruiscono nella testa e nello spogliatoio. Il risultato del campo è una logica conseguenza del lavoro di un gruppo forte e determinato. Queste esperienze ti danno grande consapevolezza del potere che la testa ha sui piedi”.

Parole difficili da biasimare quelle del 34enne estremo difensore. L’anno scorso è stato ingaggiato dal Chelsea, ma adesso è ufficialmente svincolato: “La vita è fatta di scelte e di opportunità. Io sono stato bravo a trasformare un evento sfortunato, l’infortunio di Courtois, in un’opportunità per me, risolvendo un problema urgente al Chelsea. Con Mourinho ci conoscevamo dai tempi di Milano, con prontezza gli ho trasmesso la mia disponibilità a dare loro una mano in un momento di emergenza. Sto ancora bene e sono molto motivato: entro le prossime settimane deciderò il mio futuro scegliendo la soluzione migliore. Tanti dirigenti e allenatori mi contattano perché conoscono la mia capacità di fare gruppo, di aiutare i compagni, di far crescere i giovani. Futuro? La situazione con i Blues è chiara, se ci saranno le condizioni per proseguire insieme, non sarà difficile trovare un accordo”.

Sulle differenze tra la Premier League e la Serie A: “Averla vissuta in prima linea mi ha fatto notare ancor di più la differenza che esiste con il campionato italiano. Il modo di vivere la competizione è diverso, ci sono meno pressioni esterne e anche il modo in cui la Premier viene raccontata dai media fa la differenza. La partecipazione all’evento è sempre straordinaria e trasmette anche a noi calciatori una carica pazzesca. Poi al triplice fischio tutto finisce, non esistono polemiche. La settimana scorre via tranquilla, si pensa al recupero fisico e alla preparazione della gara successiva senza pressioni eccessive”.

 

Giacomo Giuffrida – Redazione MilanLive.it

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