Milan, cedere Romagnoli non conviene: ecco perché

Alessio Romagnoli
Alessio Romagnoli (©Getty Images)

CALCIOMERCATO MILAN – Il futuro di Alessio Romagnoli è ancora al Milan. Il Chelsea ha fatto un’offerta ufficiale oggi di circa 35-40 milioni di euro; questa è stata però rifiutata dai rossoneri, come riporta il comunicato diramato dal club. Per il Diavolo, il difensore classe 1995 è un elemento troppo importante: non solo per il presente, ma anche e soprattutto in chiave futura. Ma il calciatore è prezioso anche per un aspetto puramente economico. Vista l’età e gli ampi margini di miglioramento, la sua valutazione non può fare altro che aumentare nel corso degli anni. Cederlo oggi, per 35 milioni, non conviene molto al Milan. Calcio&Finanza ci spiega il perché.

Romagnoli, un anno fa, è stato acquistato dalla Roma per circa 25 milioni. Se aggiungiamo le commissioni, il costo storico del calciatore diventa 25,25 milioni. Il suo valore di carico nei conti del club è però di 20,2 milioni, considerando gli ammortamenti del secondo semestre del 2015 e del primo semestre del 2016. Ma c’è un altro elemento da valutare: il Milan, in caso di cessione del difensore, deve dare ai giallorossi il 30% del valore eccedente a 25 milioni.

Quindi: se Romagnoli viene ceduto a 35 milioni, il valore eccedente è di 10 milioni. Alla Roma spetterebbero 3 milioni (il 30%, appunto). In questo modo, il Milan incasserebbe 32 milioni, realizzando così una plusvalenza di soli 11,8 milioni. Questo “schema” vale anche in caso di offerte superiori.

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Redazione MilanLive.it

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