Milan cinese, c’è da scacciare l’incubo Fair Play Finanziario

Silvio Berlusconi
Silvio Berlusconi, Hal Li e Yonghong Li (Photo by XH Sports)

MILAN NEWS – Nuovi proprietari, vecchi problemi. Se il Milan che parlerà presto il cinese con l’avvento della Sino-Europe Sports come società controllante potrà disporre di investimenti importanti ed a lungo raggio, resteranno ancora alcune questioni piuttosto fastidiose che i nuovi soci di origine asiatica dovranno risolvere dopo gli ultimi anni di gestione non proprio virtuosa di Silvio Berlusconi. Come riporta Il Resto del Carlino quest’oggi, il problema numero uno riguarderà i rapporti con l’Uefa ed eventuali sanzioni per il Fair Play Finanziario non rispettato.

Non appena il Milan rimetterà piede nelle competizioni europee, speranza molto forte nei tifosi, c’è il forte rischio di punizioni esemplari da parte dell’Uefa a causa del bilancio degli ultimi anni che segnala un ‘rosso’ pesante ed evidente: 93 milioni nel 2014 e 89 nell’ultimo bilancio, cifre che mettono i rossoneri in una posizione di svantaggio. La missione dei cinesi, e del nuovo a.d. Marco Fassone è quella di dialogare con l’organo di controllo europeo al più presto, cercando un ‘voluntary agreement’, una sorta di mea culpa forzato per ridiscutere i termini delle sanzioni e del rientro economico in fase di bilancio.

Fassone dovrà dimostrare che la nuova proprietà non ha nulla in termini di continuità con quella vecchia gestita da Fininvest. Un’impresa della quale non farà parte Umberto Gandini, ormai ex direttore esecutivo del Milan, che grazie alla sua carica nell’ECA ha sempre mantenuto ottimi i rapporti con l’Uefa. Si fa dura per la nuova società a livello internazionale.

 

Redazione MilanLive.it

Impostazioni privacy