Futuro ‘ucraino’ per il Milan? Shevchenko manda i suoi gioielli

Andriy Shevchenko
Andriy Shevchenko (©Getty Images)

CALCIOMERCATO MILAN – L’effetto Ucraina sul Milan, alla fine degli anni ’90, fu strepitoso. Adriano Galliani puntò sul talentuosissimo Andriy Shevchenko, allora 23enne punta della Dynamo Kiev, calciatore già ambito dai maggiori club europei ma che scelte il club rossonero per farsi conoscere ancor di più. Fu uno degli acquisti più azzeccati dell’era Berlusconi, visto che Sheva si ritagliò uno spazio decisivo e importante nei cuori dei tifosi.

L’Ucraina dunque è terra molto positivi per quanto riguarda i ricordi rossoneri e nelle ultime settimane il legame tra il Milan e il calcio nell’ex paese sovietico sembra essere ancora più stretto visto che lo stesso Shevchenko è stato nominato commissario tecnico della sua Nazionale, mentre Mauro Tassotti, altro ex storico calciatore milanista, lo ha raggiunto come collaboratore in panchina.

Calciomercato Milan, talenti ucraini in arrivo? Li manda Sheva

A proposito di questo legame sportivo, l’edizione di oggi di Tuttosport parla di talent scout rossoneri inviati proprio in Ucraina per visionare alcuni interessanti profili, ovvero giovani calciatori che militano nel campionato locale magari già pronti per il salto di qualità, proprio come fece Shevchenko a suo tempo. E proprio l’ex centravanti starebbe consigliando al Milan alcuni nomi, ragazzi che già fanno parte del giro di una Nazionale che si sta rinnovando dopo i recenti flop agli Europei.

Tra i nomi pubblicati oggi dal quotidiano torinese spunta Denis Balanyuk, velocissimo attaccante del Dnipro che Shevchenko osserva da molto vicino, anche perché è considerato proprio il suo erede dai media locali. Un talento interessante ma non certamente l’unico: sempre dal Dnipro possono interessare i vari Yuriy Vakulko, classe ’97 come Egor Nazarina, regista tuttofare che ricorda Andrea Pirlo. Attenzione anche all’esterno offensivo Andriy Bliznichenko (’94) e il talentuoso attaccante Maksim Lunyov (’98). E chissà che con tutti questi consigli il prossimo d.s. Massimiliano Mirabelli non arricchisca il nuovo Milan di cultura sovietica.

Redazione MilanLive.it

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