Pato racconta: “Berlusconi, Ancelotti e la rivista Playboy di Ronaldo”

Alexandre Rodrigues da Silva Pato
Alexandre Rodrigues da Silva “Pato”(©Getty Images)

MILAN NEWSAlexandre Pato probabilmente rappresenta uno dei più grandi rimpianti del Milan. Arrivato come predestinato ed effettivamente rivelatosi un potenziale fenomeno nei primi anni in rossonero, i troppi infortuni muscolari lo hanno messo k.o.

E così, da possibile campione, il brasiliano è quasi diventato un peso. Inutile averlo sottoposto a visite presso specialisti mondiali. La soluzione a ogni problema è stata la cessione. Nel gennaio 2013 per 15 milioni di euro si trasferì al Corinthians e un anno dopo andò in prestito al San Paolo. Il ritorno in Brasile gli ha concesso di guarire dai problemi muscolari e di rilanciarsi. Nel gennaio 2016 anonimo il ritorno in Europa in prestito al Chelsea. Poi in estate il trasferimento definitivo al Villarreal, con cui ha segnato 4 gol in 11 presenze finora.

Milan News: Alexandre Pato racconta i trascorsi in rossonero

Il noto canale Fox Sport è andato a intervistare Pato per fargli raccontare alcuni aneddoti sulla sua avventura al Milan. Per quanto riguarda Silvio Berlusconi ha speso parole positive: “Mi ha sempre trattato bene. Anche quando sono andato a chiedergli di farmi tornare in Brasile e lui non voleva. Alla fine, anche insieme a Galliani, abbiamo capito che era la cosa giusta da fare. Li ringrazio entrambi”.

Nel futuro del club rossonero ci sarà una nuova proprietà cinese, con Berlusconi che resterà presidente onorario. Ma l’attuale patron non avrà più potere decisionale esecutivo, la sua carica sarà solo onorifica. L’attaccante del Villarreal sul tema si è così espresso: “Senza di lui è diverso, ma l’immagine del Milan sarà sempre legata a Berlusconi. Stanno cambiando molte cose e la squadra si sta mettendo a posto. Spero che il Milan torni quello di sempre, guardo le partite e penso che l’anno prossimo giocherà in Europa”.

Successivamente Pato ha parlato di Carlo Ancelotti, allenatore che lo ha aiutato tantissimo: “Senza di lui non sarei andato al Milan. E’ un esempio di persona ed è stato importantissimo per me. Quando sono arrivato in rossonero ero piccolo, lui è stato come un papà per me. Il primo giorno mi disse di fare quello che sapevo fare, ovvero giocare a calcio”.

Alexandre non ha dubbi nell’indicare quali sono stati i momenti più belli vissuti al Milan: “Quando sono arrivato a Milano con la gente che mi aspettava fuori dall’aeroporto, che si alzava per darmi la mano e quando ho indossato la prima volta la maglia rossonera”.

Ha segnato molti gol, alcuni bellissimi e pesanti. Rimane davvero il rimpianto di non averlo ancora oggi come stella della squadra. Maledetti infortuni muscolari! E Pato spiega che ci teneva molto a giocare nel Milan. Infatti racconta così il suo arrivo, quando ancora giocava nell’International di Porto Alegre: “Dopo il Mondiale per Club mi volevano molte squadre, ma quando è arrivato il Milan ci ho pensato tanto perché c’erano tanti giocatori con i quali volevo giocare, avevano vinto la Champions e ho deciso anche con i miei genitori, con la mia famiglia. Dissi loro che volevo andare al Milan!”.

Infine Pato ha svelato un retroscena divertente: “Quando sono arrivato al Milan ho incontrato tanti giocatori fortissimi. In spogliatoio ero seduto tra Maldini e Ronaldo e di fronte avevo Kakà. Uno dei primi giorni ricordo che Ronaldo mi chiese se volessi entrare nel suo gruppo, facendomi vedere un giornale di playboy, oppure nel gruppo di Kakà che aveva un po’ cose di chiesa in spogliatoio”.

 

Redazione MilanLive.it

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