Campopiano: “Milan, nessuna certezza sul closing. Manca un’autorizzazione”

Pasquale Campopiano
Pasquale Campopiano (foto Facebook)

MILAN NEWS – Ogni giorno ci sono nuove indiscrezioni in merito al closing con i cinesi. Ieri si è parlato ancora del 13 dicembre come data per la chiusura definitiva, ma in realtà di certezze ancora non ce ne sono.

Per avere un quadro più completo della situazione, Radio Sportiva ha intervistato Pasquale Campopiano, giornalista del Corriere dello Sport.

Si sta lavorando da entrambe le parti per arrivare al closing il prossimo 13 dicembre: “Tutto converge verso il 13 dicembre, non ci sono rinvii ufficiali da parte di Fininvest e della cordata. Certezze non ce ne sono”. E per rispettare i tempi sarà decisivo questo fine settimana: “La data è da confermare entro questo fine settimane perché è il fine ultime per l’arrivo delle autorizzazioni dalla Cina per lo spostamento dei 420 milioni. Non dovessero arrivare, non ci sarebbero più i tempi tecnici per il 13 dicembre. In quel caso si ipotizzerà una nuova data, metà-fine gennaio, più fine gennaio perché c’è da rinegoziare e da versare una seconda caparra”.

In caso di rinvio, la holding della famiglia Berlusconi potrebbe rendere noti i nomi dei partecipanti alla cordata: “E in più vincolare i 420 milioni in un conto intestato a Fininvest ad Hong Kong“. Ma l’argomento su cui ruota tutto il discorso è sicuramente in riferimento al mercato.

I tifosi sperano che si possa chiudere prima della fine dell’anno per permettere ai cinesi di lavorare autonomamente già a gennaio: “In estate Fininvest ha diretto il mercato, con Galliani e i suoi uomini, con Fassone da advisor a “controllare” e dare un parere finale. La carta più importante è SAFE, cioè l’ultima autorizzazione governativa che mancherebbe al passo finale per il closing. Dovesse arrivare nelle prossime ore, tutto si risolverebbe entro il 13 dicembre e non ci sarebbero più dubbi su chi condurrà il mercato di gennaio. In caso contrario, i cinesi dovrebbero versare una seconda caparra da 100 milioni e avere diritto di parola sul mercato. La situazione si complicherebbe ulteriormente“.

 

Redazione MilanLive.it

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