Boateng: “Scudetto col Milan momento top. Suso ragazzo sensibile”

Kevin-Prince Boateng
Kevin-Prince Boateng (©Getty Images)

MILAN NEWSKevin Prince Boateng è uno dei leader del Las Palmas, che nella Liga sta facendo bene in questa stagione. Il ghanese con gol e buone prestazioni ha avuto un ottimo impatto sulla squadra delle Isole Canarie.

Dopo due stagioni con più bassi che alti tra Schalke 04 e Milan, è riuscito a rilanciarsi e adesso guarda al futuro con fiducia. Il quotidiano Marca è andato a intervistarlo per affrontare con lui diversi temi riguardanti la sua carriera e la sua storia.

Boateng è stato interpellato su quello che è stato il suo passato, che lo ha visto da giovane ritrovarsi dall’essere povero a ricco grazie al calcio. Queste le sue parole sul tema: “Vivevamo in un quartiere molto povero, è stato difficile per crescere lì. Tutto ciò che mancava nella mia vita posso darla a mio figlio. Nella vita è importante riconoscere gli errori. Prima ero in un modo, e grazie agli errori sono un altro ora. Ero più impulsivo, adesso sono più intelligente”.

Il ghanese è andato più nel dettaglio poi nel raccontare gli sbagli commessi nel passato: “Mi sono pentito di molte cose. Da giovane non lavoravo molto, perché giocavo solo con il mio talento. Quello non era il modo giusto. Ora mi pento di non aver lavorato duro in precedenza. Ma era normale in quel momento. Ero il capo del mio quartiere, avevo fama e denaro. Da un giorno all’altro si hanno così tanti soldi, si può comprare tutto. In due anni ho speso tutto su auto, orologi, stivali, discoteche, ristoranti e amici che in realtà non lo erano”.

Con il passare degli anni ha dovuto crescere a livello caratteriale e non a caso è riuscito ad arrivare a vestire la maglia del Milan, risultato anche elemento importante nella vittoria dell’ultimo Scudetto rossonero. Quando a Boateng viene domandato qual è stato il momento migliore della sua carriera, non ha dubbi: “Quando ho vinto il campionato di Serie A. E’ un momento molto importante della mia carriera”.

A Milanello ha avuto modo di conoscere Suso, che un anno fa era un oggetto misterioso e che ora invece è tra i giocatori più importanti della squadra di Vincenzo Montella. Kevin-Prince parla così dello spagnolo: “Non aveva spazio quando è arrivato a Milano. E’ un ragazzo molto sensibile e ha bisogno di un allenatore che lo tratti bene. Mihajlovic era un allenatore molto forte, quindi non ha avuto spazio. Ho sempre parlato di lui come un grande giocatore. Si vedeva che aveva palleggio, qualità e velocità”.

 

Redazione MilanLive.it

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