Deulofeu, genio e sregolatezza ‘catalana’ per il Milan

Gerard Deulofeu
Gerard Deulofeu (Foto acmilan.com)

MILAN NEWS – In Catalogna era già considerato un predestinato anche solo leggendo il suo cognome. Deulofeu nel dialetto locale vuol dire ‘Fatto da Dio’, una buona presentazione per un talento cresciuto nel Barcellona all’ombra dei grandi campioni della prima squadra.

Un talento tutto genio e sregolatezza, come scrive oggi Tuttosport ricostruendo la carriera del classe ’94, che già a 15 anni nella cantera faceva impazzire i suoi avversari, persino arrivando ad irriderli tra giocate pazzesche ma anche qualche parolina fuori luogo, come quando promise ai suoi rivali in una sfida giovanile di fargli un autografo a fine partita negli spogliatoi. Un caratterino niente male per Deulofeu, una sorta di Mario Balotelli catalano sia per la qualità delle giocate fin dai primi calci, sia per gli atteggiamenti spesso sopra le righe. Tanto che pensò seriamente di stracciare la politica interna del Barcellona abbandonando gli studi, col rischio di essere addirittura ‘punito’ dal club e lasciato in disparte.

Nel 2011 l’esordio in prima squadra con Pep Guardiola, ma fu l’unica vera partecipazione con il Barça dei big. Nel 2014 tutti si aspettavano l’esplosione dopo un anno positivo in prestito all’Everton, ma Luis Enrique valutò il suo atteggiamento non meritevole di considerazione e preferì cederlo prima a Siviglia poi ancora al club inglese. Deulofeu ha forse pagato lo scotto della bocciatura da parte della sua società d’appartenenza. Dopo i flop con Emery, Martinez e Koeman toccherà ora a Vincenzo Montella spingerlo verso l’esplosione definitiva.

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Redazione MilanLive.it

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