Tabù Mapei Stadium sfatato, ora vietato fallire col Chievo. Closing, niente isterismi

Sassuolo-Milan
Sassuolo-Milan (©Getty Images)

Dopo tre anni di delusioni e sconfitte, il Milan ha finalmente sfatato il tabù Mapei Stadium battendo il Sassuolo tra le proprie mura amiche. Un risultato molto importante in chiave Europa League, dato che tiene i rossoneri in corsa per l’obiettivo stagionale. Adesso il sesto posto, occupato dall’Inter, è distante solamente una lunghezza.

Avremmo messo la firma per concludere con 7 punti il trittico Lazio-Fiorentina-Sassuolo, in seguito ai brucianti k.o. contro Udinese e Sampdoria. A Reggio Emilia i ragazzi di Montella hanno saputo soffrire, difendendosi bene di fronte agli attacchi avversari e creando anche alcune interessanti occasioni non sfruttate. Certo, non possiamo fare finta che non ci siano stati episodi arbitrali controversi. L’onestà intellettuale, la stessa utilizzata dal mister a fine match, ci impone di riconoscere ed ammettere che contro i neroverdi di Di Francesco siamo ‘in debito’ per quanto concerne le scelte arbitrali. Altre volte, per esempio contro Udinese e Sampdoria, ci è andata male. Al Mapei Stadium siamo stati fortunati invece. Non c’è nulla di cui vergognarsi, anche perché non ci sono responsabilità del Milan. La rabbia del Sassuolo non deve scagliarsi certo contro il club rossonero. Inutile poi sottolineare che quando gli errori sono pro-Milan certi media si scatenano, mentre quando sono a sfavore passano quasi inosservati. Ci siamo abituati.

Adesso la testa deve essere concentrata per il prossimo impegno, a San Siro contro il Chievo Verona. I veneti guidati da Maran non vanno sottovalutati, vengono dalla vittoria sul Pescara e sono quasi salvi. Davvero un buon campionato il loro, che verranno a Milano per ottenere un buon risultato e riscattare la sconfitta per 1-3 dell’andata al Bentegodi. Vincere sarà nuovamente di fondamentale importante per la squadra di Montella, che per proseguire la corsa all’Europa League non può permettersi passi falsi. Anche perché nella giornata seguente si andrà a Torino contro la capolista Juventus, arrabbiata per i k.o. dell’andata e in Supercoppa Italiana.

Se Sassuolo-Milan dovrebbe essere stata l’ultima partita di Silvio Berlusconi come proprietario e di Adriano Galliani come dirigente rossonero, invece Milan-Chievo Verona dovrebbe essere quella dell’esordio della nuova proprietà e della nuova dirigenza. Salvo colpi di scena clamorosi, infatti, il 3 marzo avverrà il tanto atteso closing e la storia del club chiuderà un capitolo lungo 31 anni per aprirne uno nuovo. Il consiglio che diamo a tutti è di vivere serenamente questo periodo, senza farsi il sangue amaro per ogni notizia che esce. E’ triste vedere tifosi della stessa squadra che si insultano sui social network sul tema della cessione ai cinesi. Ciascuno ha le proprie rispettabili idee, ma non è necessario darsi agli isterismi quando esce qualche news che va contro le proprie credenze. Attendiamo l’epilogo di questa intricata vicenda, sperando di poter tornare a sognare grandi traguardi. In ballo c’è il bene del Milan, qualcosa di cui in questi anni a qualcuno è interessato poco…

 

Matteo Bellan (segui @TeoBellan su Twitter)

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