Milan, ritorno di Gattuso segnale positivo. Lasciamo lavorare Fassone e Mirabelli

Gennaro Gattuso
Gennaro Gattuso (©Getty Images)

Non ce lo aspettavamo minimamente, eppure è successo: Gennaro Gattuso torna al Milan. Allenerà la Primavera rossonera al posto di Stefano Nava, occupandosi di aiutare a crescere quei ragazzi che un giorno potrebbero approdare in Prima Squadra.

Dopo le avventura con Sion, Palermo, OFI Creta e Pisa si pensava che lui volesse proseguire la propria carriera da allenatore con una prima squadra. Le proposte in Serie B non mancavano e anche dall’estero c’erano ricche offerte. Ma il richiamo del Milan ha avuto la meglio e per Gattuso allenare una Primavera non è affatto un passo indietro. Anzi, lui la vede come una grande opportunità ed è molto motivato ad iniziare questa nuova esperienza. Sicuramente un uomo con i suoi trascorsi può aiutare molto i giovani nel loro processo di maturazione, trasmettendo valori come il senso di appartenenza e lo spirito di sacrificio.

Il ritorno di Gattuso al Milan rappresenta un bel segnale per tutto il mondo rossonero. Oltre a rivedere nel club un personaggio simbolo del passato, fatto molto gradito dopo il tentativo non andato a buon fine con Paolo Maldini, abbiamo un indizio ulteriore della bontà del progetto della nuova società. Rino non sarebbe mai tornato se non avesse avuto garanzie sul futuro del ‘Diavolo’. Uno come lui, che ha vissuto un’epoca vincente del Milan, non avrebbe accettato la proposta senza ritenere valide le strategie della dirigenza.

Sicuramente, oltre a parlare della Primavera e del settore giovanile, Gattuso si sarà informato a 360° sulle intenzioni societarie. Bravi Massimiliano Mirabelli e Marco Fassone a convincerlo. Un ottimo colpo che riavvicina il popolo milanista al club. Una prova che bisogna dare tempo e fiducia al nuovo management rossonero, senza fare critiche preventive e a volte a infondate. La dirigenza merita di avere credito in questo momento e aspettiamo le prossime mosse per poter giudicare meglio il progetto. Per adesso, le sensazioni sono positive.

 

Matteo Bellan (segui @TeoBellan su Twitter)

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