De Vecchi: “Vi racconto Locatelli e Cutrone, mix di talento e sacrificio”

Manuel Locatelli
Manuel Locatelli (©Getty Images)

MILAN NEWS – Tanti volti nuovi, acquisti anche internazionali. Ma l’animo rossonero del Milan non scompare affatto, anzi, anche con la gestione cinese resta forte l’idea di puntare sui giovani talenti cresciuti a Milanello e dintorni.

Manuel Locatelli e Patrick Cutrone sono i due giovani del momento, entrambi classe 1998, tutti venuti fuori dalle selezioni juniores rossonere. Oggi la Gazzetta dello Sport ha interpellato Walter De Vecchi, storico allenatore delle giovanili Milan, in passato anche calciatore rossonero e campione d’Italia nell’anno dello scudetto della ‘stella’. De Vecchi ha ricordato alcuni aneddoti sui due giovani talenti in questione ai tempi del settore giovanile: “Io li ho avuti per tre anni, dai 12 ai 14 anni, per questo ringraziano me, anche se tutti gli allenatori sono stati importanti. Manuel era un talento tecnico enorme, ora si parla della sua fase difensiva ma presto verranno fuori le sue giocate, Patrick aveva un fuoco sacro, un’applicazione che ho visto a pochissimi”.

De Vecchi ha ricordato un paio di episodi con protagonisti Locatelli e Cutrone sotto la sua gestione tecnica: “In un memorial Niccolò Galli in cui siamo rimasti in dieci contro l’Atalanta. Locatelli voleva uscire per un infortunio a un braccio, l’ho obbligato a restare e ha segnato di testa. Poi Cutrone si è scatenato: 4 gol, 6-1 per noi. Un’altra volta, contro il Barcellona, pressava così tanto che i loro difensori rinunciarono al palleggio: appena lo vedevano, calciavano lungo”.

Considerazioni finali molto intense quelle di De Vecchi, che alla Gazzetta ha sottolineato come il carattere e la qualità dei due ragazzi li spingerà molto lontano: Cutrone è sempre stato così. Se perdeva una partitina, non voleva che io fischiassi la fine. E se perdeva, a volte piangeva: un bel segnale, oggi sono pochi i ragazzi così. A Locatelli invece ho fatto fare anche il centravanti. A centrocampo aveva troppo tempo per giocare: troppo facile”.

 

Keivan Karimi – Redazione MilanLive.it

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