Bologna, Donadoni: “Al Milan non mi hanno ritenuto all’altezza”

Roberto Donadoni
Roberto Donadoni (©Getty Images)

NEWS MILANRoberto Donadoni è stato un grande campione rossonero nei primi anni di ciclo vincente con Silvio Berlusconi presidente. Un colpo di mercato a cifre super per i tempo, ma soldi ben spesi dato il rendimento avuto dall’allora centrocampista.

Tante vittorie, tanti trofei e tante gioie per Roby. Dopo aver chiuso la carriera da giocatore all’Al Ittihad in Arabia Saudita nel 1999, ha successivamente intrapreso quella da allenatore. Ha guidato Lecco, Livorno, Genoa, Napoli, Cagliari, Parma e anche la Nazionale Italiana. Dall’estate 2015 è sulla panchina del Bologna, ma il suo nome a fasi alterne è stato pure accostato al Milan in questi anni.

Donadoni in un’intervista concessa a La Gazzetta dello Sport è stato interpellato sui motivi che possono aver dissuaso il Milan stesso dall’ingaggiarlo come allenatore: «Si vede che il Milan non mi ha mai ritenuto all’altezza o ha pensato che altri fossero meglio di me».

Sulla chiusura dell’era Berlusconi ha commentato così: «Il pensiero che si sta invecchiando. E non è piacevole». Nella sua carriera da giocatore è stato anche a New York ed ha ottimi ricordi di quell’esperienza, fatta dopo aver lasciato Milano per la prima volta nel 1996 «A New York ho capito che nel calcio ci si poteva anche divertire. Al Milan c’erano troppe pressioni, in America ho riscoperto il gusto del gioco. Mi portavo la roba a casa e la lavavo, era un altro mondo e ci stavo bene. Presi casa nel New Jersey per comodità e per non essere circondato dal cemento. Vivevo Manhattan da turista. Ecco, se tornassi indietro resterei lì a giocare rifiutando la proposta del Milan anche se poi rientrando vinsi lo scudetto con Zaccheroni».

 

Matteo Bellan (segui @TeoBellan su Twitter)

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