Borini: “Serve un nuovo Milan. Gol al Craiova emozionante”

Fabio Borini
Fabio Borini (©Getty Images)

MILAN NEWS – In estate sono arrivati al Milan calciatori importanti. Non sono mancati però anche quelli passati inosservati e giunti in rossonero in punta di piedi come Fabio Borini. Ad oggi l’ex Sunderland è quello dei nuovi che ha reso di più.

I tifosi hanno cambiato idea su di lui visto che in estate avevano criticato il suo acquisto. Piace soprattutto la dedizione e la versatilità di Borini. Che, per aiutare la squadra, oggi gioca da esterno a tutta fascia: “L’importante è giocare, farei anche il portiereDa giovane facevo la prima punta, è quella la mia posizione naturale. Ho fatto tanti ruoli, di sicuro quella non mi può mettere in difficoltà“.

Borini ha partecipato ad un Q&A in diretta Facebook sul profilo dei rossoneri. Ecco chi è il calciatore che più lo ha impressionato: “Suso più di tutti, l’avevo conosciuto a Liverpool. E’ cresciuto tantissimo dal punto di vista mentalmente“. Si, perché la testa nel calcio italiano è una delle cose più importanti: “In Italia si richiede più energia perché si lavora molto sulla parte tattica. Cosa che in Inghilterra si può anche evitare e lavorare più sul fisico“.

Chelsea, Swansea, Liverpool e Sunderland. Nove anni in Inghilterra per Borini, tornato quest’anno in Italia dopo l’ultima esperienza alla Roma: “Il ritorno in Italia è stato bello. Ho ritrovato abitudini che avevo perso. Anche calcisticamente è un lavoro diverso. Si prepara la partita tatticamente e questo fa piacere“.

Lui nasce attaccante quindi il gol è fondamentale. Finora in rossonero ne ha segnato soltanto uno. Lo racconta così: “E’ stato forte, perché il primo e perché ci tengo tanto a fare gol. Ho esultato come se fosse l’1-0, per me era importante fare quel passo, a San Siro poi è sempre bello segnare“. Poi spiega la sua esultanza con la mano fra i denti: “Nata come una cosa polemica perché al Chelsea non giocavo e me la son portata dietro. E’ un’esultanza liberatoria“.

Primo gol al Milan contro il Craiova a San Siro quindi. Che è anche la partita più emozionante per lui fino ad oggi: “Era la prima volta, c’erano tanti tifosi e i nuovi acquisti“. Quello era un periodo di grande entusiasmo intorno al Milan. Che lo ha aiutato nell’approccio a questa nuova esperienza: “All’inizio è stato bello ed emozionante, le prime settimane c’era grande entusiasmo per gli allenamenti. Fa molto piacer far parte di una cosa così grande e mondiale. Ti rendo orgoglioso“. Nessun dubbio sul giocatore del passato rossonero più rappresentativo per lui: “Roberto Baggio, ho anche dei tatuaggi di sue frasi che mi rispecchiano“.

Non solo al Milan. Anche in altri lidi non è mai stato visto come un acquisto top. Ma sa come conquistarsi la fiducia: “So bene che posso non piacere a qualcuno. Ma partire da dietro è una cosa che ho sempre fatto nella mia carriera. Sono felice di aver fatto ricredere tanti tifosi“. La squadra sta facendo fatica in questo periodo. Borini spiega: “Non manca quasi niente. Siamo una macchina nuova e serve rodaggio. Giochiamo tante partite e tanti cambi in squadra per il turn over. E tutti venivamo da idee e campionati diversi. Abbiamo tutto il girone di ritorno per riprendersi e in queste ultime dell’andata“.

Gli viene chiesta qualche curiosità sullo spogliatoio. Sorprendente la sua risposta sul più simpatico del gruppo: “Paletta, ogni tanto ha delle uscite interessanti, magari da scrivere in un libro (ride, ndr)”. E su quello con cui ha più feeling in campo: “Mi trovo bene con Calhanoglu perché mi cerca spesso. Con la lingua ci capiamo bene e c’è buon feeling“. Per il suo modo di giocare viene spesso accostato a Gennaro Gattuso: “Lui era centrocampista. Come carattere forse gli somiglio. La grinta e l’attitudine al lavoro ci vado vicino. Non l’ho conosciuto personalmente, ma in campo lasciava tutto come faccio io“.

Infine Borini è convinto che il Milan deve rinascere e non concentrarsi troppo su quello che è stato: “Deve essere un nuovo Milan. Bisogna essere freschi in quello che facciamo. Milanello è un grande centro, però andare avanti fa sempre bene piuttosto che guardare sempre dietro”.

 

Redazione MilanLive.it

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