Milan-UEFA, spunta una terza strada per il futuro del club

Marco Fassone
Marco Fassone (foto acmilan.com)

NEWS MILANMarco Fassone ieri a Nyon con David Han Li, Marcus Kam e Valentina Montanari per presentare all’UEFA il piano finanziario rossonero per arrivare al pareggio di bilancio nel 2021.

Il Milan punta attraverso il proprio dettagliato business plan ad ottenere il ‘voluntary agreement’, strada che consentirebbe di evitare sanzioni. Dopo tre ore di incontro, una decisione non è stata comunque presa. Il verdetto dell’UEFA potrebbe arrivare tra pochi giorni o comunque entro Natale. Il club rossonero è fiducioso in merito al dossier da 150 pagine esposto ai vertici del massimo organismo calcistico europeo.

Pare che a Nyon, stando a quanto asserisce La Gazzetta dello Sport, siano state chieste spiegazioni soprattutto sulle coperture e le garanzie finanziare che deve mettere sul piatto Yonghong Li. L’UEFA vuole saperne di più dell’uomo d’affari cinese che ha comprato il Milan e ricevere informazioni precise sulla sua solidità. Nonostante il fatto che finora abbia sempre onorato i suoi impegni, sembrano esserci ancora perplessità sul proprietario rossonero.

Ad ogni modo, entro Natale verrà presa una decisione da parte dell’UEFA. Tre i possibili scenari per il Milan:

    1. Voluntary Agreement – Concederebbe al club libertà e di non considerare come passivo gli investimenti estivi. Yonghong Li potrebbe coprire le spese immettendo capitali, quasi come succedeva prima che venisse varato il Financial Fair Play. Il Milan eviterebbe sanzioni economiche, vincoli o limitazioni inerenti la squadra e il calciomercato.
    2. Settlement Agreement – Nel caso in cui fosse bocciata la richiesta di adozione del Voluntary Agreement, si passerebbe all’altro regime previsto. Lo stesso a cui devono sottostare, ad esempio, Inter e Roma. Esso prevede meno libertà e un equilibrio tra incassi e spese: il deficit può arrivare a massimo 30 milioni su un arco di tre stagioni. Può far scattare varie sanzioni: tra le tante, pene economiche, punti di penalità, limitazioni alle rose e al tetto ingaggi.
    3. Clausole Vincolanti – Questa è la terza via, al momento la meno probabile. Prevede che l’Uefa introduca con il Milan il concetto di «covenant», ovvero delle clausole vincolanti, dei paletti. Nel caso in cui venissero rispettati, permetterebbero al club di procedere con il voluntary agreement. In caso contrario, lo farebbero scivolare nel settlement.

 

Redazione MilanLive.it

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