La Stampa – Inter, operazione Thohir-Moratti nel mirino della Finanza

Erick Thohir Massimo Moratti
Erick Thohir e Massimo Moratti (©Getty Images)

Nei giorni scorsi si è parlato della presunta indagine riguardante la compravendita del Milan, smentita direttamente dalla Procura di Milano. Era stato il quotidiano La Stampa a parlarne, venendo duramente attaccato per aver diffuso una notizia poi non corrispondente ai fatti. E Yonghong Li ha poi preannunciato azioni legali.

Oggi il giornale torinese rivela che nel mirino della Guardia di Finanza ci sarebbe la compravendita dell’Inter. Non quella effettuata con il Suning Group, ma quella precedente che ha visto il club passare da Massimo Moratti a Erick Thohir. Sarebbero in corso delle verifiche approfondite sui 79 milioni di euro che, a partire dal 2013 per finire al 2015, hanno permesso al tycoon di Giacarta di acquistare la società nerazzurra dalla famiglia Moratti.

L’indagine vuole accertare la legittima origine dei soldi utilizzati da Thohir. Nel mirino ci sono i flussi finanziari che passano dalla «International sports capital», riconducibile proprio all’uomo d’affari indonesiano. Il sospetto è che i documenti che hanno giustificato la ricapitalizzazione, abbiano subito un percorso che al momento non appare agli investigatori del tutto chiaro. Sono già state ascoltate alcune persone che cinque anni fa si occuparono dell’operazione Inter.

La compravendita del club nerazzurro è avvenuta a cifre molto più basse rispetto a quanto successo con il Milan. Inoltre Thohir era un personaggio conosciuto in Indonesia, dato che lì la sua famiglia ha interessi soprattutto in ambito immobiliare ed estrattivo. Tuttavia già ai tempi l’affare non convinse pienamente, anche perché l’Inter aveva un’esposizione debitoria molto rilevante. Il bilancio era stato chiuso con 431 milioni di debiti, a fronte di ricavi per circa la metà di questo importo. La situazione finanziaria interista non era delle migliori.

Al fine di risanare i conti, Thohir avrebbe creato un meccanismo di prestito garantito, circoscrivendo i rischi di un default. All’epoca dell’annuncio dell’acquisto, il piano finanziario prevedeva che per rivedere gli utili, il club di via Durini, riuscisse nel giro di pochi anni, a portare i fatturati sui 250 milioni all’anno. Il suo progetto, evidentemente, non ha dato i risultati sperati.

Nel giugno 2016, dopo tre anni senza vittorie e con tante delusioni, Thohir ha venduto la maggioranza al gruppo cinese Suning. Il tycoon indonesiano ha tenuto il 30% delle quote, mentre Massimo Moratti è uscito completamente di scena. Nei prossimi mesi l’attuale presidente dell’Inter conta di vendere le sue azioni, così da poterne ricavare una buona plusvalenza.

 

Redazione MilanLive.it

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