Milan, Kessié: “Gattuso mi aiuta tanto. Punto ai 10 gol”

Franck Kessié
Franck Kessié ©Getty Images)

NEWS MILANFranck Kessié si è concesso ai microfoni di Milan TV alla vigilia dell’insidiosa trasferta contro l’Udinese.

Al centrocampista viene fatto notare che è il giocatore di movimento più impiegato in Serie A. Gli viene chiesto se un po’ di stanchezza c’è: “Sì, è normale avere un po’ di stanchezza. Però non  troppa, sto bene e posso dare ancora di più per la squadra”.

Cosa pensa quando non sente il suo nome tra i titolari? Kessié replica: “Le partite che ho saltato (Shkendija e Rijeka, ndr) non contavano per noi. Per quello sono stato messo a riposo. Se saltassi partite importanti me la prenderei un po’…”.

A Cagliari il centrocampista ivoriano è stato decisivo con una doppietta per la vittoria del Milan: “Dopo due gol ero molto contento, per tanti mesi non avevo segnato. Devo continuare così, quest’anno voglio fare 10 gol e lavorando posso arrivarci”.

Kessié sembra avere una buona intesa con Nikola Kalinic: “Mi trovo bene con lui e con tutti gli altri”.

L’ex talento dell’Atalanta ha avuto un avvio ottimo e poi un calo che spiega così: “Avevo cominciato bene, dopo è normale che sia calato perché ho giocato tanto e adesso devo tornare su”.

Il centrocampista rossonero è concentrato sulla prossima sfida di campionato a Udine: “Adesso pensiamo all’Udinese, è una buona squadra ed è vicina a noi come punti. Dobbiamo per forza prendere i 3 punti per allontanarci da loro”.

Non sceglie tra campionato ed Europa League, vuole fare bene in tutte le competizioni: “Sono importanti tutti e due, giochiamo su tutti i fronti fino alla fine. Con la Lazio in Coppa Italia è tutto aperto. Dobbiamo andare più avanti possibile”.

Kessié elogia anche mister Gennaro Gattuso, che a sua volta lo aveva elogiato giudicandolo più forte di lui: “Lui mi aiuta tanto, lavoro di più. Prima della partita mi parla bene, poi si vede in campo. Per me non è vero che sono più forte di lui, è stato un grande campione e ha vinto tutto. Io non ho vinto nulla, sono giovane e devo crescere. Mi dà motivazione per lavorare, però era più forte di me. Qualcosa che lo fa arrabbiare? Quando cammino in campo si arrabbia”.

 

Matteo Bellan

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