Cuore, grinta e… calcio: così Gattuso ha trasformato il Milan

Gennaro Gattuso
Gennaro Gattuso (©Getty Images)

MILAN NEWS – Gennaro Gattuso è anche (!) cuore e grinta. Sì, anche. E oggi possiamo affermarlo senza nessun dubbio. Lo ha dimostrato il suo Milan in questi mesi. Che ora gioca a calcio e lo fa maledettamente bene.

La squadra rossonera è in crescita costante. Ma non solo nelle gambe, nello spirito e nella testa: il Diavolo ha fatto enormi progressi soprattutto dal punto di vista tattico. L’apice lo ha raggiunto contro la Sampdoria; una gara con mille insidie sulla carta, ma che il Milan ha affrontato quasi in scioltezza. Pochi i rischi: quello più eclatante al 90′ con l’occasione per Gianluca Caprari. In quell’istante Gattuso e molti tifosi hanno rischiato l’infarto. Ma poi il sospiro di sollievo per una vittoria meritata come poche.

Ma quello di ieri non è un caso isolato. Se il Milan oggi è tornato a sognare un posto in Champions, è anche grazie a prestazioni del genere. Che aveva ripetuto anche contro Lazio, Udinese e Spal in campionato. E il merito non può che essere condiviso fra l’allenatore (ma non ditelo a lui) e allo spirito di sacrificio della squadra. In particolar modo di due giocatori: Suso e Hakan Calhanoglu.

Loro sono gli esterni d’attacco e hanno compiti molto delicati in fase di ripiegamento. Entrambi però – il turco il più sorprendente – lo stanno facendo in maniera sublime. Decisiva anche la crescita di Lucas Biglia, cervello della manovra e dell’occupazione degli spazi. Ma è il lavoro di ognuno dei calciatori in campo a portare risultati: il Milan oggi ragiona con una sola testa e sa quello che deve fare in campo. E se qualcuno dovesse dimenticarlo, Gattuso è sempre lì a bordo campo a ricordarglielo.

Non fa altro che togliersi di dosso complimenti e meriti. Ma in realtà l’artefice principale non può che essere lui. Che, grazie al suo amore per il Milan, ha detto sì ad una proposta difficile e, con tanto lavoro e applicazione, è riuscito a risollevare le sorti di un ambiente intero. Lavoro, sì. E con idee e concetti. Perché cuore e grinta, senza questi due elementi, non bastano.

 

Redazione MilanLive.it

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