Juventus-Milan, i 6 duelli che decideranno il big-match

Gianluigi Buffon Gianluigi Donnarumma
Gianluigi Buffon e Gianluigi Donnarumma (©Getty Images)

MILAN NEWS – In una notte dove vale tutto, i due allenatori Allegri e Gattuso punteranno sulla forza del gruppo, sulla compattezza e sull’equilibrio di squadra. Ma sanno bene che a decidere un match così prestigioso potrà essere anche la giocata o l’errore di un singolo.

Juventus-Milan dunque, secondo la Gazzetta dello Sport, conterrà al suo interno alcune ‘mini sfide’, precisamente sei duelli in mezzo al campo che dovrebbero essere determinanti per l’andamento di questo big match valido per la 30ª giornata di Serie A.

Buffon contro Donnarumma

Portieri contro, o meglio generazioni contro. Gigi Buffon quando nasceva Gigio Donnarumma aveva già fatto parlare di se’ ed iniziato dunque la sua ascesa verso il titolo di portiere più forte al mondo. Ma la forza del giovanissimo classe ’99 del Milan è che a 19 anni vanta già due stagioni e mezza da titolare ed un seguito impressionante sui social. Donnarumma ha il futuro dalla sua parte, ma Buffon in una singola stagione, anche a 40 anni, sa essere sempre determinante.

Douglas Costa contro Suso

L’angolo del jazz, della libera improvvisazione. Douglas Costa e Suso saranno le anime fantasiose del match; il brasiliano della Juve è tutto scatti e rapidità, lo spagnolo del Milan invece è un talentuoso uomo da uno contro uno, assist-man impressionante. Un duello di tecnica che, chissà, potrebbe ripetersi anche in un appassionante Brasile-Spagna ai Mondiali di giugno.

Pjanic contro Calhanoglu

I signori delle punizioni. Hakan Calhanoglu ha costruito la sua fama sui calci da fermo, ma non segna su punizione da settembre 2016. Miralem Pjanic ad oggi è superiore, perché con la maglia della Juve ha già deciso diverse sfide con il suo fondamentale preferito. Un avviso: guai ai difensori che commetteranno falli sciocchi al limite dell’area.

Chiellini contro Romagnoli

Una sorta di passaggio di testimone per la Nazionale italiana tra centrali mancini, rocciosi ma dalle qualità differenti. Giorgio Chiellini è un baluardo, idolo della tifoseria bianconera, esteticamente non eccellente ma pratico come pochi. Il suo erede in azzurro Alessio Romagnoli è più elegante ma quando c’è da badare al sodo non fa sconti. L’Italia può essere orgogliosa di questi due stopper d’altri tempi.

Matuidi contro Kessié

I maratoneti di Juventus e Milan; due centrocampisti, o meglio mezzali, che sanno essere determinanti con la corsa e la fatica. I numeri spiegano il tutto: Franck Kessié è il milanista più presente (Donnarumma escluso) e che corre più di tutti, campione negli strappi in verticale. Blaise Matuidi ha l’esperienza dalla sua parte, corre come un matto e vince per i dati di generosità nelle due metà campo. Tatticamente imprescindibili.

Higuain contro André Silva

Il duello più sbilanciato: da una parte il ‘pipita’, il bomber più costoso della storia della Serie A, uno che sa buttarla dentro da un momento all’altro (come all’andata finita 0-2). Dall’altra parte il giovane col vento in poppa ma con tante lacune da colmare. Eppure André Silva nel 2018 ha statistiche migliori di Higuain: in rapporto ai minuti giocati il milanista appare più decisivo dell’argentino.

 

Keivan Karimi – Redazione MilanLive.it

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