CorSera – Milan, Galliani indagato per plusvalenze gonfiate col Genoa

Adriano Galliani
Adriano Galliani (©Getty Images)

NEWS MILANAdriano Galliani ha effettuato molte operazioni di calciomercato con il Genoa del suo amico Enrico Preziosi nel corso degli anni. Alcune di esse sono state discutibili, sia dal punto di vista tecnico che economico.

Oggi il Corriere della Sera rivela che l’ex amministratore delegato del Milan risulta indagato per falso in bilancio per delle plusvalenze fatte proprio con il club ligure. Anche Erick Thohir, presidente dell’Inter, è indagato per la stessa ragione. L’inchiesta è nata a Genova, ma poi è stata trasferita alla Procura di Milano. All’attenzione del sostituto procuratore Giordano Baggio, che ha chiesto al gip Guido Salvini la proroga delle indagini, ci sono alcuni scambi di mercato condotti nel 2013 tra le due società milanesi e il Genoa: in particolare, si tratterebbe di una operazione per l’Inter e due per il Milan.

Queste operazioni sarebbero state effettuate con prezzi appositamente gonfiati per consentire di iscrivere a bilancio delle plusvalenze. Manovre su giocatori non dal nome importante per sistemare i conti. Qualcosa di simile a quanto avvenne nel 2003/2004 proprio tra le due società milanesi, che si scambiarono diversi giocatori e misero a bilancio utili plusvalenze con prezzi maggiorati. Ma alla fine i dirigenti furono prosciolti. Il giudice nelle motivazioni scrisse che è molto difficile stabilire l’esatta valutazione di un giocatore sul calciomercato, visto che non esistono listini.

Il meccanismo delle plusvalenze è semplice e noto anche ai tifosi che seguono il calciomercato: mentre i ricavi dalle cessioni vengono iscritti subito a bilancio, le spese degli acquisti vengono rateizzate e quindi «spalmate» nei bilanci successivi per più anni. Ecco perché l’eventuale «ipervalutazione» dei giocatori scambiati tra due società comporta un beneficio per entrambe.

Galliani, attuale senatore del partito politico Forza Italia, è difeso dagli avvocati Leandro Cantamessa e Niccolò Ghedini. Il Corriere della Sera scrive che negli ambienti investigativi, però, si sta valutando se estendere o meno le indagini anche alle società in base alla legge 231 del 2001 sulla responsabilità amministrativa delle imprese.

 

Redazione MilanLive.it

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