Milan, Laxalt: “Darò il massimo. Bello essere chiamati da Leonardo e Maldini”

Diego Laxalt
Diego Laxalt (foto AC Milan)

NEWS MILAN – Il club rossonero presenta Diego Laxalt in conferenza stampa presso la sede di via Aldo Rossi. L’uruguaiano arriva dal Genoa per circa 18 milioni di euro: 14 più 4 di bonus.

L’ex Inter rappresenta un buon innesto per la squadra di Gennaro Gattuso, visto che è in grado di giocare in più ruoli. Preferisce agire da laterale sinistro di centrocampo, ma può essere impiegato anche da terzino o da esterno offensivo. In caso di necessità può essere schierato pure da mezzala. Il Milan è convinto di aver fatto un buon investimento su questo giocatore.

News Milan, conferenza stampa per Laxalt

Il giocatore sudamericano ha esordito così nel commentare il suo arrivo al Milan: «Per me è stata una settimana bellissima, perché arrivare in una delle società più importanti al mondo è un sogno. E’ stata una settimana speciale e sono molto contento di questo. Uno cerca di migliorarsi ogni giorno, ovviamente mi sento pronto per questa nuova sfida. Giorno per giorno devo inserirmi nella squadra».

Laxalt ha proseguito così la sua conferenza stampa: «L’inizio di carriera è stato positivo, visto che mi ha portato ad essere qui. Sono contento di essere al Milan e farò il massimo nel derby. Se ho sentito Tabarez? Ho ricevuto messaggi di complimenti, però non ho parlato con lui e sono sicuro che ci sentiremo in questi giorni».

Successivamente si è parlato del ruolo: «Ci penserà mister Gattuso, sarò sempre disponibile in ogni posizione. Farò il meglio possibile, mi dovrò far trovare pronto. E’ bello essere chiamati da Maldini e Leonardo, essere parte del Milan».

A Laxalt viene interpellato sul fatto di essere stato vicino allo Zenit: «Si è parlato sui giornali, ma quando mi ha chiamato il Milan ho capito che era la scelta migliore. Una grande possibilità per cambiare la mia carriera, sono molto contento. Mondiale? Vissuto come un sogno. Esperienza bellissima per crescere, facendo anche una posizione che non avevo fatto con continuità. Ha cambiato qualcosa per la mia carriera».

 

Matteo Bellan

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