Milan, Gattuso: “Donnarumma copi Reina, Caldara intelligente. Higuaìn leader”

Gennaro Gattuso
Gennaro Gattuso (foto AC Milan)

NEWS MILAN – Riparte la Serie A dopo la sosta per le Nazionali. Il cammino del Milan ricomincia dalla Sardegna Arena, dove sfiderà il Cagliari, gara valida per la quarta giornata di campionato.

La vittoria contro la Roma ha dato la possibilità ai rossoneri lavorare con più serenità durante queste due settimane. Però per il Diavolo la gara al rientro della sosta è storicamente difficile, soprattutto poi in una trasferta insidiosa come quella sarda. Gennaro Gattuso dovrà gestire bene le forze in vista del tour de force fra Serie A ed Europa League. Un successo non farebbe altro che alimentare l’entusiasmo e cominciare a prendere vantaggio in classifica rispetto alle altre.

Cagliari-Milan: la conferenza di Gattuso

Come di consueto, Gattuso è intervenuto in conferenza stampa per presentare la partita di domani. Rino è concentrato solo sulla gara della Sardegna Arena: “Le altre partite arriveranno dopo. Domani giochiamo contro una squadra difficile, su un campo difficile. Ci son state le Nazionali, e quando non hai i giocatori a disposizione e non li tocco nel quotidiano mi rimane sempre la perplessità. C’è la consapevolezza che giochiamo contro una squadra che ci può dare fastidio. Dimentichiamo la Roma e diamo continuità a quello che ancora non facciamo nel migliore dei modi“.

Gianluigi Donnarumma ha dato segnali positivi in questa quattro giorni azzurra: “Penso che deve trovare la continuità. Da lui mi aspetto tanto, in questo momento deve continuare e imparare da Reina, che è un grande professionista. Se fa copia e incolla, può fare grandi miglioramenti. Quest’anno ha Valerio Fiori con Ragno, è cambiato qualcosa nella metodologia di lavoro. Lui deve solo lavorare e ascoltare poco quello che si dice. Ha ancora ampi margini di miglioramento“.

Andrea Pirlo ha detto che il Milan è la squadra che gli piace di più perché gioca il miglior calcio. Gattuso però spiega: “A me i complimenti non piacciono. Prima della Roma eravamo tutti brocchi, allenatore sottovalutato. Poi da dieci giorni sento solo complimenti. Noi dobbiamo metterli da parte, pensiamo solo a lavorare e capire che in questo momento bisogna tenere il livello a cui arriviamo per novanta minuti. Se analizziamo le partite, abbiamo sempre avuto momenti di sbandamento. Contro la Roma abbiamo addirittura rischiato di perdere… Domani è una partita difficile, l’errore ci può stare, però dobbiamo cercare di capire, quando si soffre, di non perdere lucidità e continuare a fare quello che dobbiamo fare“.

I calciatori lo mettono in difficoltà nelle scelte: “La più grande mia difficoltà è riuscire a decidere chi far scendere in campo. Tutti si allenano con professionalità, tutti ci mettono impegno. Ogni volta che devo scegliere per me è difficile. Per questo non sono preoccupato del fatto che giocheremo ogni tre giorni. Abbiamo giocatori che possono darci una grande mano, sono tutti titolari“. Il suo pensiero poi sulla voglia di gol di Higuain: “Contro la Pro Piacenza sembrava l’uomo più arrabbiato al mondo. Perché vuole fare gol, e quando non ci riesce si irrita. Ti fa capire questo che giocatore è. Al di là delle doti tecniche, sta dando tanto. Si fa voler bene, è coerente. E’ un segnale importante per tutti“.

Il Pipita è uno dei leader dello spogliatoio, ma non è il solo: “Reina è un leader incredibile, Romagnoli è cresciuto molto. Un leader deve essere coerente. Deve essere impeccabile. E loro hanno queste caratteristiche. L’anno scorso Bonucci ci ha aiutato su questo. Reina e Higuaìn quest’anno stanno dando qualcosa e i ragazzi lo stanno capendo. Se arrivano e dicono che si sentono a casa è merito loro, né mio e né del mio staff“.

Gattuso fa chiarezza sulla situazione di Mattia Caldara: “Sa quello che deve fare, sa la sua bravura. Non si può giudicare un giocatore come ha fatto la stampa in questi giorni. Lo avete distrutto. Prima sembrava Beckenbauer, poi il più scarso al mondo. Ha un livello di intelligenza molto alto. E’ un grande professionista. Viene da una cultura diversa e non è giusto buttarlo nel frullatore. C’è tanta fiducia in lui, per me non è un problema. Anzi, ci può dare una grandissima mano. Non giudico le scelte di Mancini. Le scelte le faccio per giocare in un certo modo e i meccanismi devono essere perfetti. Lui ha già un lavoro molto difficile“.

Cosa vuole vedere domani a Cagliari: “Campo piccolo, ambiente tosto. Voglio vedere se riusciamo a stare là nei momenti in cui c’è da soffrire. Domani c’è bisogno di fisicità. Pavoletti è forte di testa, ci sono giocatori che mettono belle palle in area. Voglio vedere grande attenzione. L’abbiamo preparata bene“. Sull’infortunio Patrick Cutrone e la coperta corta: “Posso giocare anche con il finto nove, si possono fare tantissime cose. Dovevamo fare una scelta sul mercato e abbiamo deciso così. Perché tante volte si può giocare anche con il falso nove. Higuaìn viene a farci giocare bene e poi ci sono gli inserimenti. Dispiace però per Patrick, spero e penso che non sia gravissimo il problema. Speriamo di recuperarlo per giovedì“.

Oggi è il compleanno di Dejan Savicevic, il pensiero di Rino: “Lui scriveva quando dribblava. Sembrava che non ci arrivava mai, e invece ci riusciva sempre a saltarti. Fece un gol ad Atene che solo a pensarlo… Un grandissimo campione. Non faceva tantissime partite, mi dicono che si faceva le diagnosi da solo quando prendeva una botta“. Su possibili cambi nel modulo: “Se non ci fossero state le Nazionali, avrei provato qualcosa di nuovo. Mi piace provare, toccare con mano quello che si può fare. Non mi piace improvvisare“.

Nicolò Barella è nel mirino del Milan per rinforzare il centrocampo. Domani avrà la possibilità di vederlo da vicino, ma il tecnico ha già le idee chiare su di lui: “E’ un prospetto molto importante, sta facendo buone cose. Mi piace per come interpreta il ruolo, perché ne può fare tantissimi. Riesce ad abbinare qualità e quantità. Ha grandissimi margini di miglioramento“. In merito al sostituto di Lucas Biglia: “Il mercato è finito adesso, non pensiamo a gennaio. In quel ruolo c’è José Mauri o Bertolacci, loro sono giocatori che proviamo lì spesso. Non c’è preoccupazione. Bertolacci lo ha fatto nel Genoa, José Mauri in tournée ha fatto bene. Siamo contenti di quelli che abbiamo“.

Un ruolo che, per il momento, non ricoprirà Tiemoué Bakayoko: “Per adesso no perché bisogna lavorarci e che interpretazione deve dare. Però ci può giocare. L’anno scorso in Premier League lo ha fatto pochissime volte quel ruolo. E lì bisogna tagliare bene il campo, raddoppiare, intercettare le linee di passaggio. Se sei disordinato metti in difficoltà la squadra. Si sta impegnando molto in questo momento, deve imparare presto la lingua perché lo voglio vedere più dentro lo spogliatoio“.

 

Redazione MilanLive.it

 

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