MILAN NEWS – Il Milan è alle prese con una doppia situazione complicata. Da una parte Gennaro Gattuso a rischio esonero, dall’altra una situazione economica non lineare e uno scenario tutto da definire con l’UEFA.
55 milioni di euro. Come riferisce l’edizione odierna de La Gazzetta dello Sport, è questa la cifra incriminata in vista dell’assemblea dei soci di domani. Si tratta dell’incremento, rispetto alla stagione 2016-17, degli stipendi del personale e degli ammortamenti dei “cartellini” dei giocatori. I costi fissi sono lievitati a 237 milioni, in grado di bruciare tutto il fatturato prodotto e qualcosa in più visto che i ricavi al netto delle plusvalenze si sono attestati a quota 220 milioni. L’incremento di capitale di Elliott Management Corporation è stato fondamentale, ma la famiglia Singer sa bene che per assolvere agli impegni di Nyon e per aumentare l’appeal prima o poi il club dovrà camminare sulle proprie gambe.
News Milan, bilancio rossonero in passivo
Per questo motivo, i conti lasciati in eredità dalla coppia Li Yonghong e Marco Fassone ora sono una zavorra molto pesante per i piani di Elliott. Gli stipendi sono passati da 135 a 150 milioni, gli ammortamenti da 46 a 86: l’incremento totale è di 55 milioni appunto. Questo – ribadisce il quotidiano – è il frutto della spregiudicata campagna acquisti del 2017, che nelle intenzioni della vecchia gestione avrebbe dovuto propiziare lo sbarco rossonero in Champions League. Un disastro gestionale a 360°: errata, per esempio, la gestione di Nikola Kalinic costato a bilancio 27 milioni e svenduto per 9. Così come i ricavi commerciali sono addirittura diminuiti, da 69 a 62 milioni, perché Adidas, in seguito al passaggio da Fininvest alla proprietà asiatica, ha rinegoziato al ribasso l’ultimo anno di contratto.
Senza dimenticare le fantasmagoriche entrate dal mercato cinese: dai 90 milioni ipotizzati dal business plan, nell’esercizio 2017-18 sono stati registrati appena 600mila euro di proventi dalla controllata Ac Milan (Beijing) Sports Development. Risulta vitale più che mia, quindi, la qualificazione nella massima competizione europea. Anche per questo ci sono serie riflessioni sul momento della squadra e sul tecnico: c’è in ballo presente e futuro del club.
Redazione MilanLive.it.