Ricostruzione falsa, Milan pronto al ricorso per Maldini e Conti

Paolo Maldini
Paolo Maldini (Foto AC Milan)

NEWS MILAN – Una doppia doccia fredda in casa rossonera. Paolo Maldini, con sole 3 espulsioni in 25 anni in Serie A, è stato inibito fino al 15 novembre. Mentre Andrea Conti, reduce finalmente da un calvario senza fine, è stato squalificato per tre giornate. Il tutto è successo a causa di Milan-Chievo 0-2, match valido per la 7a giornata del campionato Primavera e ricco di polemiche al triplice fischio.

La sanzione al dirigente è giusta “per avere, al termine della gara, fatto ingresso nello spogliatoio del direttore di gara, sebbene non autorizzato dal medesimo, e rivolto allo stesso arbitro un’espressione offensiva”. Stangata al giocatore invece per aver “raggiunto l’arbitro presso il suo spogliatoio al termine della gara, impediva al medesimo di chiuderne la porta che colpiva con due pugni; e per avere, nella medesima circostanza, rivolto all’arbitro una espressione ingiuriosa ed elevato grida che cessavano solo dopo i numerosi inviti del medesimo direttore di gara”.

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Come riferisce La Gazzetta dello Sport, il Milan ha già annunciato che presenterà ricorso poiché ritiene totalmente falsa la ricostruzione che ha portato ai provvedimenti. Si registra un certo stupore anche in casa clivense: dall’ambiente gialloblu, infatti, sarebbero rimasti spiazzati dall’entità delle sanzioni. Si parla di un’animata discussione tra il giocatore e il direttore di gara, ma nulla di così grave da portare a un tale provvedimento. Complicato anche risalire al motivo delle proteste: presumibilmente, si è trattato proprio il rigore definito inesistente da mister Alessandro Lupi ma concesso da Andrea Colombo agli ospiti.

 

Redazione MilanLive.it

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