Calderon (ex pres. Real Madrid): “Higuain-CR7 il mio sogno infranto”

Gonzalo Higuain
Gonzalo Higuain (©Getty Images)

MILAN NEWS – Sarà Gonzalo Higuain contro Cristiano Ronaldo stasera allo stadio San Siro. Milan-Juventus, quindi, sarà un piccolissimo derby personale per Ramon Calderon. L’ex presidente del Real Madrid, che tra il 2006 e il 2009 portò entrambi ai blancos, ha rilasciato un’intervista a La Gazzetta dello Sport oggi in edicola.

L’ex patron ricorda l’arrivo del Pipita ai galácticos: “Lo prendemmo insieme a Gago e a Marcelo per una cifra che ora con i prezzi assurdi che circolano può sembrare ridicola: 9 milioni di euro. Io non lo conoscevo però Franco Baldini e Pedja Mijatovic mi assicurarono che sarebbe diventato un grande giocatore, e non si sbagliavano. Il Madrid da Gonzalo ha avuto tantissimi gol e poi l’ha venduto bene”.

L’ex numero uno del club madrileno non nasconde lo stupore: “Mi sorprese in pieno, perché arrivò da noi quando aveva appena compiuto 18 anni e s’inserì subito bene, cosa non scontata. Fabio Capello non riteneva compatibile Ronaldo, il Fenomeno, con Ruud van Nistelrooy, mi convinse a cederlo al Milan in gennaio e Higuain ebbe più spazio, contribuendo in maniera importante alla grande rimonta sul Barcellona che ci portò alla vittoria della Liga all’ultimo respiro. Segnò un gol importantissimo nel derby con l’Atletico e uno decisivo nel 4-3 all’Espanyol nell’incandescente finale di stagione. Poi progredì al meglio negli anni successivi, con noi crebbe tantissimo”. 

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Il suo mandato finì sul più bello, non potendo attuare ciò che davvero era nei piani: “La nostra idea era quella di formare un attacco con Robben, Higuain e Ronaldo, però Perez aveva altre idee. Prese Benzema e da lì cominciò una convivenza che ha terminato col logorare Higuain, che alla lunga ha deciso di andar via perché avvertiva che non aveva spazio. E mi dispiace, perché in Italia con Napoli e Juventus ha fatto bene in Serie A ma meno in Europa”.

Il rimpianto è quello di non aver visto in azione il tandem con l’argentino e CR7, poiché quest’ultimo fu contrattato sotto la sua gestione ma arrivò solo mesi dopo l’addio: “Impiegai quasi due anni per prenderlo. Era legatissimo allo United, e lo United a lui. Alla fine mi diede il suo sì però nell’agosto del 2008 quando eravamo a Bogotà per un’amichevole mi chiamò e mi chiese di farlo restare un altro anno a Manchester, per un debito di riconoscenza nei confronti del club e di Sir Alex Ferguson. Acconsentii e in dicembre firmammo il contratto per l’estate successiva”. Infine un parere sul big match di stasera: “La registrerò e la guarderò dopo, perché è in contemporanea a Celta-Real Madrid. Spero che Higuain e Ronaldo segnino entrambi, e che vinca il migliore”. 

 

Redazione MilanLive.it

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