Milan, Gazidis: “Costruiamo una base, sono ottimista. Stadio? Stiamo lavorando”

Paolo Maldini Ivan Gazidis
Maldini e Gazidis (foto AC Milan)

NEWS MILAN Ivan Gazidis presente alla conferenza stampa di presentazione di Krysztof Piatek, nuovo centravanti rossonero. Alle 15.30 il polacco sosterrà il primo allenamento agli ordini di Gennaro Gattuso a Milanello.

Il nuovo amministratore delegato ha dato il via alla conferenza: “Lascerò parlare Paolo e Leo per questioni di calcio. Piatek è un altro acquisto importante sempre nel rispetto del Financial Fair Play, aiuterà il Milan. Ringrazio Paolo e Leo per il lavoro svolto nel pochissimo tempo questo estate e adesso a gennaio. Un momento emozionato per la squadra oggi e per il futuro. Piatek è il giocatore che volevamo avere per il nostro progetto e per il futuro“.

Sui progetti della proprietà: “Dobbiamo ringenerizzare il nostro calcio e costruire un sogno. Che va costruito su un piano, altrimenti resta una fantasia. E il nostro piano è chiaro: ricostruire una squadra di calcio a lungo termine. E per fare ciò c’è bisogno di grande disciplina. Non solo giocatori giovani, ma anche quelli di esperienza che possano dare una aiuto. Ma vanno rispettati i vincoli imposti dall’UEFA. Costruire una squadra più giovane per noi è vitale. Piatek rientra esattamente in questi parametri, è il tipo di calciatore che vogliamo portare. Sono sicuro che i nostri tifosi ameranno guarda lui e la nostra squadra che ha come obiettivo la qualificazione in Champions League“.

Gazidis parla di questi suoi primi mesi al Milan: “Per me essere qui è molto speciale. Sono stato un grande tifosi del calcio per tutta la vita, qui mi sembra di essere in un posto mitico. Puoi sentire e odorare il calcio. Il Milan occupa un posto nelle testa di chiunque nel momento, è un punto di riferimento. Gli ultimi anni non sono stati facili. Ma la reputazione del Milan è senza macchia. Dobbiamo riportarlo il club dove merita di essere. Venire qui è un onore enorme. E sono felice di tutte le persone che ho incontrato, specialmente Leo e Paolo. Etica del lavoro, intelligenza e amore: qualità che mi danno grande ottimismo per il futuro. Non sarà facile e non voglio far finta che lo sia. Ci sono molti ostacoli da superare, dobbiamo rispettare l’UEFa e le restrizioni. Ciò rende tutto difficile. Ma abbiamo una forte proprietà, molto impegnata nell’obiettivo. Sono tutti elementi eccitanti per me. Essere parte di questo progetto è bellissimo. A Milanello si respira calcio. Un onore enorme“.

Il CEO rossonero racconta il rapporto del club con l’UEFA: “Passo molto tempo con tutte le istituzioni del calcio: FIFA, UEFA ecc. Sono persone che conosco da molto tempo. Rispettiamo le loro regole. Ci siamo appellati alla decisione: finché non sappiamo il risultato, non sappiamo quali saranno esattamente le restrizioni. Alla fine di questa strada noi dovremo rispettare le regole. Non cerchiamo sempre approvazioni. Però il club deve tornare ad un sistema finanziario sostenibile. Ero lì quando hanno scritto le regole di FFP: l’obiettivo era aiutare le squadre in difficoltà. In Europa le perdite di otto anni fa si sono abbassate grazie anche al FFP, quindi è stata una buon iniziativa. Ci credo e voglio rispettarla. Però deve esserci un percorso per il club come i nostri che possiamo seguire per tornare sul giusto cammino. E credo che alla fine ci riusciremo. Così possiamo riportare il Milan su fondamenta solide. Non operiamo in un mondo di fantasia e costruire solide basi. La proprietà è forte, ecco perché sono ottimista sul futuro. Le fondamenta si possono costruire e andare avanti in modo sostenibile“.

Su quanto tempo ci vuole per realizzare il progetto a lungo termine di cui ha parlato: “La risposta più facile e onesta è ‘Non lo so’. Ci sono due viaggi: quello del Milan e quello della Serie A. Che deve tornare un riferimento nel mondo del calcio. Il nostro obiettivo è anche più ampio. Sono ottimista, altrimenti non avrei lasciato la Premier League. Siamo orgogliosi di far parte del calcio italiano“. Sul nuovo stadio: “Stiamo ancora guardando le alternative. Con la nostra proprietà c’è la possibilità di fare cose molto eccitanti, come rinnovare San Siro o costruire uno nuovo. Non lo sappiamo ancora. Stiamo lavorando con l’Inter, sono ottimista sul fatto che avremo presto un risultato. Ne sarà soddisfatto tutta la comunità milanese“.

 

Redazione MilanLive.it

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