Scaroni: “Milan, due montagne da scalare. Divisi i compiti con Gazidis”

Paolo Scaroni
Paolo Scaroni (©Getty Images)

NEWS MILANPaolo Scaroni, divenuto presidente rossonero con l’avvento della proprietà Elliott Management Corporation, è pienamente coinvolto nelle vicende del club. Presenzia sia in tribuna a San Siro che alle conferenze stampa più importanti.

Intervistato da Il Sole 24 Ore, Scaroni ha avuto modo di spiegare la suddivisione dei compiti tra lui e Ivan Gazidis: «Abbiamo un amministratore delegato di grande caratura internazionale come Ivan Gazidis che, in Inghilterra, ha guidato l’Arsenal e che, negli Stati Uniti, è stato vicecommissario della Major League Soccer. Ci siamo divisi i compiti. Lui gestisce la società e la squadra. Io seguo le attività più propriamente italiane: il calcio è davvero una delle maggiori industrie del nostro Paese ed è uno dei cuori pulsanti della nostra società».

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L’attuale amministratore delegato del Milan è stato fortemente voluto da Elliott, che ha apprezzato il suo lavoro all’Arsenal. Scaroni sta collaborando positivamente con lui. Il presidente rossonero a proposito della gestione del club ha aggiunto:«Qui ci sono due montagne da scalare: la montagna dei risultati sportivi e la montagna dei risultati economici. Quando incontro un tifoso pieno di entusiasmo che mi dice “presidente, perché non ci compra un altro grande giocatore?”, io gli rispondo “lo faremo, naturalmente se ce lo permetterà il Financial Fair Play”. E gli spiego il meccanismo che ti lascia acquistare giocatori soltanto con risorse che derivino da profitti del club. Spesso lui rimane colpito perché non conosce questa regola. Il calcio sta cambiando molto. E tutto il nostro mondo deve maturare».

Bisogna dire che la proprietà Elliott non si è tirata indietro dall’investire, basti pensare ai 70 milioni di euro spesi a gennaio per Lucas Paquetà e Krzysztof Piatek. E’ mancata la ciliegina sulla torta rappresentata dall’arrivo di un nuovo esterno offensivo sinistro. Il colpo non è stato fatto, però in casa Milan c’è fiducia di poter comunque raggiungere la qualificazione in Champions League al termine del campionato.

 

Matteo Bellan

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