Darmian: “Fiero di essere cresciuto al Milan. Maldini e Nesta idoli”

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Matteo Darmian (©Getty Images)

Matteo Darmian sabato a Cardiff affronterà il proprio passato. Infatti, il suo Manchester United giocherà una partita amichevole valida per la International Champions Cup 2019 contro il Milan.

Il terzino classe 1989 è cresciuto nel settore giovanile rossonero ed è riuscito anche ad esordire in Prima Squadra, debuttando in Coppa Italia a 17 anni nel novembre 2006 contro il Brescia e nel maggio 2007 in Serie A contro l’Udinese. Nel Milan non ha mai trovato spazio e così è andato in prestito al Padova nel 2009. Poi le esperienza nel Palermo e soprattutto nel Torino. In maglia granata fa il salto di qualità e nell’estate 2015 viene acquistato dal Manchester United. Finora 92 presenze totali coi Red Devils.

Darmian sul suo passato al Milan

A pochi giorni dalla sfida di Cardiff sono arrivate le parole di Darmian a MUTV, canale ufficiale del club inglese: «Sono cresciuto nel Milan, ho trascorso nove o dieci anni nel settore giovanile. Lì sono maturato sia come giocatore che come uomo, quindi ne sono orgoglioso. Quando ero giovane, il Milan era una delle squadre più forti in Italia e non solo».

Il Milan giocò all’Old Trafford di Manchester la finale di Champions League 2003 contro la Juventus, quando Matteo era un ragazzino delle giovanili rossonere. Comunque ricorda bene quel trionfo: «Una grande partita, perché c’è tanta rivalità. Alla fine il Milan ha vinto la coppa ed è stato positivo per noi».

Darmian ha spiegato di aver ammirato giocatori come Andrea Pirlo, Gennaro Gattuso, Clarence Seedorf e Manuel Rui Costa. Però c’era un difensore che ammirava più di tutti, Paolo Maldini: «C’erano tanti grandi calciatori, ma penso che Paolo Maldini fosse il mio idolo e lo è ancora. Era un difensore di alto livello, quindi quando mi sono allenato con loro ho cercato di guardare ogni momento del suo allenamento perché penso che fosse uno dei migliori difensori al mondo. C’era anche Alessandro Nesta. Avevano un sacco di buoni giocatori, molti buoni difensori, ma penso che quei due siano i miei eroi». Essersi allenato con compagni esemplari ha certamente aiutato il terzino classe 1989.

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