Milan-Inter, l’analisi tattica: rossoneri larghi, il gioco si inceppa

L’analisi della partita persa 2-0 dal Milan ieri nel derby d’andata: il centrocampo rossonero ha sofferto troppo per vari motivi.

Biglia Milan-Inter
Biglia lotta in Milan-Inter (©Getty Images)

Andare a trovare i veri motivi della sconfitta di ieri del Milan nel primo derby stagionale è sicuramente lavoro minuzioso e dettagliato, che i match-analysts del club faranno nei prossimi giorni.

Si può comunque tentare di interpretare le scelte di Marco Giampaolo e ciò che i suoi uomini non sono riusciti a mettere in pratica nonostante gli schemi minuziosamente provati in allenamento.

Il tecnico rossonero ha ammesso ieri nel post-partita che il gol di Brozovic è stato l’episodio decisivo, che ha spezzato l’equilibrio dell’incontro. Vero, ma già nel primo tempo il Milan aveva sofferto terribilmente negli incroci a centrocampo contro i rivali interisti.

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Milan, l’analisi tattica dopo il derby perso

Sulla mediana si è consumata la sconfitta del Milan: hanno inciso diversi fattori riguardo al dominio dell’Inter in mezzo al campo.

  • L’aggressività e la velocità dei centrocampisti interisti; Barella e Sensi in particolare hanno svolto lavoro oscuro e hanno aggredito sistematicamente i portatori di palla del Milan.
  • L’esagerata distanza tra gli interpreti rossoneri: troppo largo il centrocampo del Milan, con Biglia lasciato nel mezzo da solo mentre Kessie e Calhanoglu tendevano ad allargarsi sull’esterno senza dare densità e compattezza alla linea centrale.
  • Lo scarso aiuto portato da Jesus Suso: impalpabile lo spagnolo nel ruolo di trequartista, sia in fase di pressione che in quella (rara) di gioco palla a terra. L’esatto contrario di Lautaro e Lukaku, spesso abili a sacrificarsi in fase difensiva.

Squadra troppo larga e scollata, al contrario di un’Inter che ha fatto della compattezza e della solidità la sua arma migliore fin da inizio campionato. In questo modo il gioco rossonero non è mai riuscito a decollare.

La bocciatura di Lucas Biglia va divisa con quella delle mezzali, poco abili a lavorare per i compagni ed a fare legna. In questo modo la fonte principale del gioco del Milan si inceppa facilmente, divenendo prevedibile e imprecisa. Tutto troppo semplice così per l’Inter scatenata di questo inizio stagione.

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