Milan, cercasi trequartista: tentativi con Bonaventura e Calhanoglu?

Milan, Marco Giampaolo insiste sul 4-3-1-2 ma serve un trequartista. Con Suso che convince più a destra che dietro le linee, il tecnico potrebbe aprire a un nuovo ‘esperimento’. 

Marco Giampaolo
Marco Giampaolo (©Getty Images)

Avanti col trequartista, nonostante tutto. Come infatti riferisce La Gazzetta dello Sport oggi in edicola, Marco Giampaolo non intende derogare dal modulo di partenza e soprattutto dall’uomo tra le linee.

Niente 4-3-2-1 o 4-3-3. Quest’ultimo schema, piuttosto, è stato utilizzato appena a gara in corso, sia come si è visto al Bentegodi col Verona che nel derby contro l’Inter. La dirigenza – rivela il quotidiano – gradirebbe un tridente lì davanti, ma al momento non interviene e lascia libero il proprio allenatore.

E così Suso, dopo l’impiego da seconda punta con la licenza di allargarsi sulla destra, è tornato dietro le due punte nella stracittadina di sabato. Perché il tecnico rossonero, anche qui, non si smuove dalle sue certezze: “Continuo a essere convinto che Suso possa fare, e bene, il trequartista”.

In realtà – puntualizza la Gazzetta – lo ha fatto bene appena in estate, quando i ritmi e i contesti imponevano marcature ben diverse da quelle che l’ex Liverpool si ritrova ora in campionato.

Lo spagnolo si applica pure, interpreta il ruolo con molta serenità ed eseguendo quanto gli richiede il mister. Ma questo avvio di stagione, in ogni caso, sta comunque evidenziando tutte le difficoltà, cosa che appare ancor più evidente quando lo spagnolo poi passa sulla sua vera zona di conseguenza.

E se il mercato non ha portato quel trequartista tanto sperato, Giampaolo ora dovrà trovarselo in casa. Provato Lucas Paquetá senza troppe soddisfazioni, anche se probabilmente avrà una seconda chance, restano due papabili: Giacomo Bonaventura e Hakan Calhanoglu.

Il mister in realtà gradirebbe più un attaccante che un centrocampista in quella zona, ma adesso dovrà fare di necessità virtù. Considerando che Angel Correa non è più arrivato, ritrovandosi piuttosto un esterno come Ante Rebic, la soluzione dovrà crearsela da sé.

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