Milan, Giampaolo saluta convinto che avrebbe risolto tutto

Milan, ecco le sensazioni di Marco Giampaolo dopo l’esonero. Non ha rimpianti ma due grosse convinzioni. Come racconta il CorSera, aveva capito dell’addio già la sera di Genova. 

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Marco Giampaolo (©Getty Images)

Marco Giampaolo aveva già capito tutto. Come riferisce il Corriere della Sera oggi in edicola, il tecnico abruzzese aveva compreso la situazione nella stessa notte di Genova. Il sentore lo ha avuto quando Zvonimir Boban e Paolo Maldini sono scesi negli spogliatoi. Li ha guardati in faccia, ha scrutato i loro sguardi, e aveva capito che quella vittoria non sarebbe bastata.

La sua esperienza al Milan finiva lì. Per questo aveva scelto di fermarsi a Gallarate e di posticipare il ritorno a Giulianova, nonostante i tre giorni di riposo. Si aspettava infatti un faccia a faccia o qualcosa del genere. Ma non c’è stato tempo per un incontro. E fino a domenica e lunedì, non gli sono arrivate comunicazioni ufficiali da casa Milan. Un silenzio maledettamente rumoroso.

Poi ecco la telefonata e l’annuncio. E’ arrivata ieri mattina direttamente dal Dt Maldini. Toni pacati e cordiali. “Grazie di tutto”, in sintesi. E non c’era niente di falso – assicura il quotidiano – dietro le parole del direttore tecnico. Anche perché lui, soprattutto lui, è stato il primo a scommettere con forza su questo progetto tecnico.

Oltre all’amarezza per un esonero che inevitabilmente gli segnerà la carriera, l’allenatore abruzzese – rivela il CorSera – porta con sé l’orgoglio e la convinzione profonda che col tempo la situazione sarebbe migliorata. Nel gioco, nei risultati e nella mentalità di una squadra che ha sentito sempre sua. Dall’inizio e alla fine. Nessun traditore: su questo l’ex tecnico rossonero ne è certo.

Così come è convinto che nel mondo Milan non tutti abbiano realmente compreso che i tempi gloriosi sono ormai passati. E per ritornare ai fasti di un tempo, serve pazienza, idee e pianificazioni. Tempo e lavoro.

Ma Giampaolo non ha rimpianti. Modulo, scelte e dichiarazioni: rifarebbe tutto. Ritiene che ogni passaggio andava fatto, era necessario e fondamentale per un processo di crescita solo alla sua iniziale. Poi non c’è stato più tempo. 111 giorni dopo, è già tutto finito.

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