Piatek, l’ambizione non diventi superbia. Il Milan è più importante

Krzysztof Piatek
Krzysztof Piatek (©Getty Images)

Quando cambierò squadre varrò 60-70 milioni“, le dichiarazioni rilasciate da Krzysztof Piatek ad una tv polacca. Le sue parole hanno fatto velocemente il giro del web e buona parte della tifoseria non le ha prese benissimo. E con giusta ragione, ci viene da dire.

Riteniamo che siano dichiarazioni fuori luogo quelle dell’attaccante polacco. Che è una personalità importante, ampiamente ambizioso. Ed è giusto puntare sempre al massimo in carriera. Ma questa non deve diventare superbia perché al primo posto c’è sempre il Milan. Il bene della squadra deve venire prima di qualsiasi altra cosa e nessuno può metterlo in discussione. Questo è ciò che giustamente hanno detto tanti tifosi sui social, sia su Facebook che su Twitter.

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Parole che diventano ancor più inopportune se consideriamo il momento del Milan e soprattutto il momento di Piatek. L’attaccante polacco, che ha così tanta stima di se stesso, in questo inizio di campionato ha segnato la miseria di tre reti, di cui due su rigore: gol contro Hellas Verona, Torino e Lecce. Contro tutte le altre ha fatto anche fatica a toccare il pallone. Imbarazzante in alcune gare dove non riusciva nemmeno in un semplice appoggio ai compagni.

Lo scorso anno ha dimostrato di essere un attaccante importante perché 30 gol in Italia al primo anno non si fanno per caso. Ma la cosa più difficile per un calciatore è confermarsi. E in questo Piatek sta fallendo alla grande. Ok, ci sono diverse scusanti: gli chiedono un qualcosa che non sa fare (giocare con la squadra) ed effettivamente gli arrivano pochi palloni. Ma è anche vero che, se gli arrivano, non è mai lucido: esempio lampante proprio contro la Juventus nel primo tempo, quando Suso gli ha pennellato un cross che andava solo messo in porta. Andava, appunto.

Insomma, prestazioni che non giustificano dichiarazioni di questo tipo. A volte sarebbe meglio star zitti e pensare soltanto a lavorare, soprattutto in un momento così delicato. Piatek non ha avuto la sensibilità e l’intelligenza di capire questo e non va bene. Perché ripetiamo, l’ambizione è giustissima, in qualsiasi ambito e figuriamoci nel calcio, ma per dire certe cose bisogna essere nella posizione giusta. Oggi non vale 70 milioni e non vale nemmeno i 35 spesi dal Milan lo scorso anno. Si dia una svegliata.

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