Fassone: “Ibrahimovic vicino anche con noi. Gattuso ottimo allenatore”

Marco Fassone torna indietro e racconta la trattativa avuta con Raiola per Ibra, ricorda Gattuso e parla del Milan attuale tra Pioli e Piatek. 

Marco Fassone
Marco Fassone (©Getty Images)

Intervista a Marco Fassone, ex amministratore delegato del Milan durante la stagione in cui il cinese Yonghong Li è stato proprietario. Prima ha parlato dell’esclusione di Riccardo Montolivo, poi di altri temi, nel corso dell’intervista a TMW Radio.

Anzitutto il suo pensiero sull’attuale squadra allenata da Stefano Pioli: “Lo ricordo all’Inter, dove da subentrante in una situazione complessa fece molto bene. È un allenatore che sa tirar fuori il meglio in condizioni come queste. Penso che Pioli possa riportare il Milan in una situazione di classifica più logica. Non immagino un recupero tale da entrare in Champions, ma che lo troveremo rapidamente nella parte sinistra della classifica, ma penso che finirà con un posizionamento sul reale valore della rosa“.

Gattuso-Ibra-Piatek, le rivelazioni di Fassone

Un commento anche su Gennaro Gattuso, il miglior allenatore dopo Allegri avuto dal Milan sin qui: “Ritengo Rino un ottimo allenatore, che ha doti e qualità che vanno al di là della sua classica nome di allenatore tutto grinta. Ha basi eccellenti dal punto di vista tecnico e tattico, sa creare un clima nel gruppo in cui i ragazzi danno tutto se stessi. Ha ottenuto ottimi risultati con una squadra non creata da lui“.

E proprio sul futuro di Gattuso: “Gli auguro di avere la possibilità di tornare su una panchina importante. Conoscendo Adl, è sempre stato restìo a fare cambiamenti in corsa. Credo che recupererà la situazione con Ancelotti e risolveranno i problemi nello spogliatoio”.

Infine su Zlatan Ibrahimovic, tornato in auge nei pensieri del Milan da qualche mese. Fassone rivela: “Ibra era una suggestione che avevamo avuto anche noi. Ne avevamo parlato con Raiola e poi avevamo optato per il no dopo una serie di considerazioni fatte con Mirabelli e Gattuso. Erano condizioni diverse rispetto a quelle attuali. C’è bisogno di una stabilità sia tecnica sia strutturale. Non dico che Ibra sia una scelta sbagliata, cercherei di consolidare le scelte che hanno fatto loro e, di solito, il tempo premia”.

Chiusura su Krzysztof Piatek: “Non voglio dare consigli di natura tecnica. Il mio suggerimento è quello di non fare cose folli, perché investimenti importanti a gennaio hanno portato raramente a risultati importanti”.

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