Milan, Scaroni: “Boban? Interviste da concordare. Elliott sta facendo il massimo”

Milan, intervista al presidente Paolo Scaroni. Il dirigente rossonero si è espresso sul licenziamento di Zvonimir Boban, sulla gestione di Elliott e molto altro. 

Paolo Scaroni presidente Milan
Paolo Scaroni (©Getty Images)

Milan, parla Paolo Scaroni. Intervistato dal Corriere della Sera, il presidente rossonero si è pronunciato su vari temi delicati quali il licenziamento di Zvonimir Boban, la gestione di Elliott e il forte rischio di un campionato che potrebbe non concludersi.

Il dirigente rossonero, innanzitutto, ha voluto ricordare a tutti l’impegno della proprietà statunitense: “Come sapete, non sono io che mi occupo della parte sportiva, ma ripercorro un po’ la storia di Elliott. Si è trovato proprietario in una situazione in cui non c’era la liquidità per iscriversi al campionato, ha messo in sicurezza il club, ha assunto un manager di profilo internazionale come Gazidis, ha investito 250 milioni sul mercato, ha lanciato il progetto stadio”.

Milan, Scaroni su Elliott, Boban e Maldini

Massima fiducia, dunque, da parte sua nel fondo americano: “Gli sforzi compiuti non sono proporzionati ai risultati, però Elliott ce l’ha messa tutta. Gazidis è un professionista assoluto, ho fiducia che nel tempo la sua attività verrà ricompensata”. Per quanto riguarda invece l’area tecnica: “Dico solo che come gli sforzi della proprietà non sono stati ricompensati, così l’impegno delle persone che lavorano non ha avuto risultati adeguati. È un po’ difficile gettare la croce addosso a Elliott per le scelte tecniche”. 

Paolo Maldini ora resterà? “Me lo auguro”, dice  Scaroni. Il quale poi si sbottona sull’intervista che ha portato all’addio di Zvonimir Boban: “Detto tutto questo, da uomo d’azienda, le dico che quando dei dirigenti vogliono fare un’intervista devono concordarla, uno non può alzarsi e esprimersi in libertà, perché acuisce la confusione. Vale anche per me, che sono il presidente: concertare l’immagine della società è necessario”. 

Rangnick e il futuro di Donnarumma e Ibrahimovic

Questione Ralf Rangnick. E’ questo il parere di Scaroni: “Non conosco Rangnick, se ci sono stati dei contatti, sono molto preliminari. Credo che un conto siano i contatti, che ciascuno è legittimato ad avere, un altro i contratti: le assicuro che ipotesi di contratto io non ne ho viste”.

A proposito della rosa del futuro, invece, la priorità sarà ridurre il tetto ingaggi. “Non è una strategia, è una necessità”, riferisce il presidente. Ci sarà spazio per due eccezioni? “Amo da matti Ibrahimovic e Donnarumma, ma se sono due eccezioni lo decide Gazidis”.

Filtra pessimismo, invece, sulla conclusione del campionato: “Non sono ottimista, purtroppo: siamo talmente in tanti coinvolti nel calcio che un rischio di contagio c’è, anche se è vero che nessuno è più monitorato dei calciatori. Però ho anche visto che quando si segna, ci si bacia e ci si abbraccia come prima, cosa che dovrebbe essere evitata”. 

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