Gabbia: “Devo molto a Pioli. San Siro è la mia vita”

Il Q&A sui social network del giovane difensore Matteo Gabbia, il classe ’99 del Milan che sta cercando di imporsi tra i big.

Matteo Gabbia intervista Instagram
Matteo Gabbia (foto ACMilan.com)

Matteo Gabbia risponde alle domande dei tifosi. Il giovane difensore del Milan è stato protagonista dell’ultimo Q&A pubblicato su Instagram.

Il talento classe ’99 ha subito parlato dei suoi idoli: “Difficile scegliere tra i tanti campioni del Milan, ma dico Maldini. Tra lui, Baresi e Nesta faccio fatica a decidere, prenderei il meglio di tutti e tre”.

Riguardo i suoi compagni di squadra: “Tutti molto simpatici, se devo dirne due scelgo Paquetà e Kessie. Il difensore più forte? Ho giocato solo 3 partite, dunque dico Romagnoli ma tutti i miei compagni di reparto sono bravi”.

Sugli esordi in Serie A: “Un’emozione incredibile, è stato a Firenze in una gara difficile. Sono stato contento della fiducia che mi ha dato Pioli, i compagni mi hanno aiutato. Anche San Siro è emozionante, fa parte della mia vita. Prima da tifoso, ora da calciatore”.

Sul numero 46: “Ci tengo molto, è l’anno di nascita di mia nonna. L’ho scelto così da tenerla sempre accanto a me”.

I pregi e difetti di Gabbia: “Il mio pregio è avere determinazione e voglia di fare. I difetti ne ho tanti, voglio continuare a imparare per diminuire i difetti in campo”.

Gli idoli rossoneri: “Non ne ho di particolari, da piccolo mi piacevano Kakà e Shevchenko“.

Sul rapporto con mister Pioli: “Gli devo molto e lo rispetto. Mi ha dato fiducia in un momento delicato della stagione, mi ha fatto sentire importante anche quando non giocavo, lo ringrazio per questo”.

Sui tifosi del Milan: “Unici. Ci hanno sempre seguito e sostenuto. Non posso che ringraziarli”.

Sulla ripresa del campionato: “Situazione difficile, non vediamo l’ora di ricominciare. Ma la decisione dovrà prenderla chi ha studiato, persone più preparate in materia rispetto a noi”.

Sul ruolo di difensore: “Inizialmente giocavo più avanti, poi mi sono adattato. Oggi sono contento del ruolo che occupo”.

Su Zlatan Ibrahimovic: “Un vantaggio per il Milan, fa la differenza in campo e negli spogliatoi. E’ unico sia per esperienza che per personalità”.

Infine tre parole per descrivere il Milan: “Storia, passione e responsabilità”.

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