C’è un solo capitano: Maldini si è preso il Milan

Il Milan torna in Champions League dopo tanti anni bui. Gran parte del merito è del lavoro di Paolo Maldini, unico vero capitano di questo Milan

Paolo Maldini
Paolo Maldini (© Getty Images)

Il prossimo 5 agosto saranno tre anni che Paolo Maldini ha fatto ritorno a casa, la sua casa. Paolo, figlio di Cesare, dopo aver appeso gli scarpini al chiodo ha aspettato l’occasione giusta per tornare in sella al suo Milan. Lo ha fatto dopo aver rifiutato tantissime proposte, dopo aver detto no a Barbara Berlusconi e ai cinesi.

Nell’agosto del 2018, invece, arriva il sì alla chiamata di Leonardo. L’idea di far risorgere il Milan dalle ceneri cinesi, con alle spalle una proprietà forte come Elliott, finalmente lo convince. Dopo un anno di apprendistato al fianco del brasiliano diventa Direttore tecnico. Maldini sceglie così Frederick Massara per dar vita al suo Milan, che nel giro di due anni torna in Champions League.

Il grande colpo

Theo Hernandez
Theo Hernandez (©Getty Images)

Il grande colpo di Paolo Maldini, in questi anni, è certamente Theo Hernandez. Il terzino franco-spagnolo viene acquistato, con un vero e proprio blitz ad Ibiza. Le critiche e le ironie sui giornali, il Dt se li ricorderà bene, ma oggi sorride, senza darlo a vedere, come è nel suo stile, per un calciatore, che piace proprio a tutti e che vale più di 70 milioni di euro. Difficile però che Theo, che continua a riscaldare i cuori del tifoso rossonero, cambi maglia, proprio nell’estate dell’addio di Donnarumma.

Maldini, anche grazie al lavoro di Massara e di tutti i suoi uomini, in questi mesi non ha praticamente mai sbagliato un colpo di calciomercato: da Bennacer a Saelemaekers, passando per Simon Kjaer e Zlatan Ibrahimovic. Tutti grandi acquisti che hanno fatto crescere il Milan, sotto la guida fondamentale di Stefano Pioli.

Il tecnico – l’estate scorsa – sembrava destinato a dire addio ma l’importante crescita della squadra, imbattibile nell’era covid, hanno spinto Gazidis ed Elliott, che avevano deciso di puntare su Rangnick, a cambiare idea. L’arrivo del tedesco avrebbe significato, chiaramente, l’addio anche di Paolo Maldini ma il lavoro, come sempre, paga e a fare un passo indietro è stato così l’Amministratore Delegato che ha confermato tutti.

Secondo posto

Pioli Calhanoglu
Stefano Pioli festeggia dopo Atalanta-Milan (©Getty Images)

Maldini da quel momento ha viaggiato a vele spiegate: il colpo Sandro Tonali (ma è un 2000 è c’è tempo per rifarsi) non ha ancora pagato ma gli acquisti delle ultime sessioni (a parte Mandzukic) hanno contribuito a portare il Milan a chiudere la stagione 2020/2021 al secondo posto.

I momenti di difficoltà – lungo questa cavalcata – non sono mancati ma nelle ultime partite è venuto fuori ancora l’importanza di Paolo Maldini, questa volta come uomo. Le immagini di Milanello, in cui carica singolarmente i calciatori, sono nella mente di tutti i tifosi.

Maldini si è preso il Milan e ogni suo intervento fin qui è stato perfetto come lo erano le sue scivolate in campo: ha detto addio a Gianluigi Donnarumma, con lo stile che lo ha sempre contraddistinto.

Sono così arrivati applausi da tutti, dai tifosi all’opinione pubblica. L’operazione Mike Maignan dimostra che il suo Milan ha finalmente le idee chiare. C’è un progetto preciso che ha il suo capitano, un unico capitano, Paolo Maldini.

C’è ancora tanto da lavorare, a partire da questa estate, tra rinnovi complicati e nuovi acquisti, che devono portare il club rossonero dove merita, in alto. Ci vorrà ancora un po’ di tempo ma il Milan tornerà grande. I tifosi lo sanno, con Maldini si può sognare ancora, dormendo sonni tranquilli.

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