Nuovo stadio, Milan e Inter vogliono il prossimo step: i dettagli

Sala, rieletto sindaco di Milano, presto dovrebbe incontrare Milan e Inter per parlare del progetto stadio. I club attendono l’ok decisivo.

Stadio Populous Milan
Progetto stadio Milan-Inter by Populous

Le elezioni comunali a Milano hanno visto trionfare Giuseppe Sala al primo turno. Adesso Milan e Inter si aspettano di accelerare l’iter riguardante il progetto del nuovo stadio.

Il sindaco, dopo la conferma della sua carica, ha già fatto una dichiarazione importante: «Su San Siro non ho fermato i motori per le elezioni, ma perché bisogna passare dal Consiglio. Un sindaco uscente non avrebbe potuto affrontare un tema così delicato nella maniera giusta. Posso dire che i rappresentati di Milan e Inter mi hanno contatto per chiedere un incontro, sarò lieto di incontrarli».

La Gazzetta dello Sport spiega che i club si aspettano di avere un confronto a breve con Sala che l’iter possa riattivarsi in fretta. Leggono con fiducia il fatto che il sindaco abbia confermato pubblicamente la volontà di volerli incontrare. Difficile dire le tempistiche che saranno necessarie. Paolo Scaroni, presidente del Milan, si era detto speranzoso di iniziare i lavori del nuovo stadio entro il 2022. Tra ottobre e novembre dovrebbe essere deciso il progetto vincitore tra quello di Populous (La Cattedrale) e quello di Sportium (Gli Anelli). Il primo è in pole position.

Serve l’ok del Consiglio comunale per partire. Il prossimo passo per i club è ottenere questo via libera, che sperano possa arrivare entro la fine del 2021. In estate Milan e Inter hanno consegnato ulteriori documenti richiesti dal Comune per poter andare avanti. Alcuni riguardavano le due proprietà, visto che da Palazzo Marino era arrivata una richiesta di chiarezza, soprattutto su quella nerazzurra.

Le due società sono fiduciose, hanno rivisto i propri piani riducendo le volumetrie e accettando di salvaguardare parte del Giuseppe Meazza. Pur di realizzare il progetto nella storica zona di San Siro, sono scese a compromessi e hanno fatto delle rinunce. Ora si aspettano di avere l’ok decisivo dal Consiglio comunale.

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