Milan, gioco propositivo e attacco dello spazio: la rivoluzione di Pioli in un’immagine – FOTO

Contro la Roma, ma non solo, si è vista una squadra padrona del campo e del palleggio. Il Milan gioca bene, diverte e si diverte

Con una prestazione convincente e da grande squadra (almeno fino all’espulsione di Theo Hernandez) il Milan ha sbancato anche l’Olimpico di Roma nel big match di giornata.

Pioli Roma-Milan 750
Pioli Roma-Milan (©La Presse)

I rossoneri, dopo anni, sono tornati a padroneggiare in mezzo al campo: il dato del possesso palla a fine primo tempo, 66% a favore del Milan, è spaventoso e allo stesso tempo strabiliante. I ragazzi di Pioli hanno sempre più convinzione nei loro mezzi e i risultati cominciano a vedersi.


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Le novità tattiche importate da Pioli

Stefano Pioli è riuscito a ridare un’identità al Milan. Lo ha fatto con pazienza, imponendosi pian piano all’interno dello spogliatoio e facendosi rispettare da tutta la squadra. La sua impronta sul terreno di gioco è evidente e la sua preparazione tecnico-professionale è di un livello pazzesco.

Una delle immagini più eloquenti è la seguente. Al Milan piace attaccare, ma lo fa sempre in maniera concreta e pulita, senza esagerare e con ognuno che sa ciò che deve fare. In fase di impostazione dal centrocampo in su, infatti, Pioli trasforma il 4-2-3-1 e propone un micidiale 3-1-6.

Roma-Milan 3-1-6
Roma-Milan 3-1-6

I due centrali di difesa si aprono, uno tra i due mediani viene a prendersi palla in mezzo alle linee: in questo modo l’altro centrocampista può alzare il suo baricentro, andando quasi a ridosso della zona d’attacco. Ciò che succede lì davanti poi, è sempre qualcosa di imprevedibile per le difese avversarie. La punta resta al centro del reparto, ma viene supportato da ben 5 compagni.

C’è il terzino mancino che rimane alto a sinistra, favorendo un accentramento dell’esterno (ciò che è successo in occasione della rete annullata ieri a Leao). Il trequartista si alza e va ad affiancare l’attaccante. In appoggio ci sono anche i due laterali di destra: uno dei due si butta tra le linee, l’altro rimane largo.

L’azione parte sempre da dietro: il movimento di Tomori

Pioli ha esplicitamente chiesto ai suoi, sempre nei limiti della possibilità effettiva, di giocare la palla da dietro senza buttarla. Certo è che, in momenti di pressione alta della squadra avversaria, il nostro portiere può servire direttamente la punta (meglio se forte fisicamente, come Ibra e Giroud) che poi andrà a fare la sponda per l’inserimento degli esterni o dei centrocampisti.

Ecco un’altra particolarità del gioco del Milan. Sugli sviluppi di rimessa dal fondo, o comunque quando la sfera è tra i piedi dell’estremo difensore, succede spesso che un mediano si abbassi sulla linea di difesa ed uno dei due centrali si alzi per eludere il pressing.

E’ successo questo proprio ieri sera contro la Roma: con palla a Tatarusanu, Kessie è venuto spesso a prendersi palla basso e Tomori ha alzato la sua posizione. L’ivoriano è sempre riuscito a servire l’anglo-canadese con l’azione che poi si è sviluppata diverse volte sulla corsia di sinistra con le avanzate di Theo Hernandez e Leao.

Insomma, tante soluzioni tattiche, tanta imprevedibilità e tanta confusione per gli avversari. Il Milan sta crescendo di partita in partita grazie soprattutto al suo condottiero Stefano Pioli, capace di trasformare la squadra dopo anni bui e di far rimanere estasiati i tifosi rossoneri dal gioco espresso dalla squadra.

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